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Trasporto pubblico montano svantaggiato, interrogazione in Regione di Lara Magoni

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E’ di oggi l’interrogazione in Regione sul Trasporto pubblico montano. Prima firmataria il consigliere Lara Magoni: “È ora di smetterla. La montagna ha bisogno di risposte concrete”.

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Lara Magoni in Consiglio regionale

Dopo i tagli estivi e il prossimo sciopero annunciato, è di oggi l’interrogazione della consigliera Lara Magoni.

“Questa è una battaglia che porterò avanti senza tregua per garantire la dignità a tutti coloro che vivono la montagna ed hanno pieno diritto di non vivere più una situazione diventata inaccettabile. È un vero paradosso: continuiamo a spenderci in atti che prevedono un rilancio della montagna cercando di limitarne lo spopolamento ma non ci accorgiamo che qui non sono garantiti neanche i servizi più essenziali”. È questo il commento in aula di Lara Magoni, prima firmataria dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio regionale, per quanto concerne le criticità riscontrate del trasporto pubblico in questi mesi estivi nei paesi di montagna della Provincia di Bergamo.

“Ciò che è avvenuto non è degno di un Paese che può definirsi civile. Una comunicazione del 9 agosto scorso – precisa la Magoni – sospendeva i servizi anche minimi su tutte le Prealpi orobiche nei giorni di maggiore flusso turistico. L’assurdità di questa scelta diventa una pura follia quando si pensa che sono stati riscontrati anche aumenti del 15% negli ultimi due anni. In altri termini: pagare di più per avere di meno”. E qui la Magoni si riferisce ai tagli che ha subito ad esempio Selvino, suo paese d’origine, restato senza funivia proprio nei giorni di Ferragosto con il servizio ripristinato solo per un intervento del Comune.

“Capisco che tutti gli irriguardosi tagli messi in atto dal Governo centrale hanno causato una situazione difficile e inaccettabile – continua – ma non possiamo permetterci di entrare nel gioco del rimbalzo di responsabilità. Non sarebbe rispettoso nei confronti di cittadini che utilizzano il trasporto pubblico per raggiungere una sede lavorativa oppure scolastica. Le istituzioni, a tutti i livelli, devono garantire che la situazione si risolva quanto prima”.

“Ho chiesto e ottenuto da parte dell’Assessore un incontro urgente con tutti i sindaci della montagna interessati – conclude la Consigliera regionale tra le fila del Gruppo civico Maroni Presidente – in modo da comprendere da subito le esigenze e concentrare tutti gli sforzi possibili per dare chiare e visibili risposte in tempi brevissimi. Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno sottoscritto il documento. Voglio dirlo in modo chiaro: non mi interessano i colori politici perché in questo caso Regione Lombardia deve dimostrare esclusivamente di essere ancora una volta da parte dei suoi cittadini e di avere a cuore il grande popolo lombardo della montagna”.

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