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Cronaca

Clusone: sì ai negozi nell’ex Mirage, contrarie le minoranze

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A Clusone il consiglio comunale ha approvato la seconda variante del Piano Integrato Mirage che prevede il cambio di destinazione d’uso di 750 metri. Contrarie le minoranze.

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Lunga discussione in consiglio comunale a Clusone dove, nella serata del 31 gennaio, maggioranza e minoranza hanno deciso in merito alla seconda variante del Piano Integrato Mirage riguardante il cambio della destinazione d’uso di 750 metri commerciali della palazzina che si affianca al supermercato Conad.

Inizialmente in questo stabile erano previsti uffici ora invece il privato chiede di poter convertire il piano terra di quest’area in destinazione commerciale dove potrebbero trovare spazio dalle 3 alle 4 attività con una metratura di vendita di circa 150 metri quadrati.

Contrarie le minoranze che già un anno fa avevano portato all’attenzione del consiglio comunale la questione.

“10 anni fa, quando si parlava di questo Piano Intergrato anche il Sindaco Olini era contrario – ha commentato Francesco Moioli di SiAmo Clusone -. Oggi invece Olini si fa da portavoce di un’azione che non fa che sminuire il centro storico mettendo ulteriormente in ginocchio i nostri commercianti che questa sera, per protesta, non sono presenti in consiglio comunale. Inoltre l’amministrazione non deve accollarsi il rischio d’impresa del privato. Per questo il mio voto è contrario”.

Contrario anche Massimo Morstabilini di Clusone Viva: “Quando portammo all’attenzione della maggioranza questa richiesta – ha sottolineato – sembrava non ci fosse nulla di certo ma oggi siamo qui a votare proprio il cambio di destinazione d’uso che non condividiamo. Quell’area doveva essere tutto, fuorché commerciale”.

Laura Poletti di Clusone nel Cuore ricorda inoltre la raccolta firma promossa nel gennaio 2016: “Un anno fa – precisa – ci avevate rispose che la domanda di variante non era stata protocollata. Per non arrivare a questo punto, ci muovemmo allora con diverse interpellanze e una raccolta firme a cui aderirono 1800 persone ma ad oggi siamo ad approvare una modifica che non condivide nessuno”.

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Prima del voto il sindaco Paolo Olini, rispondendo agli interventi ha precisato che: “L’amministrazione non sta facendo nulla di illegittimo ma stiamo portando avanti delle scelte che andavano fatte. Ricordiamo che con il Piano Integrato il privato ha messo sul tavolo 1.800.000 euro più 400.000 per la rotatoria. Inoltre sappiamo bene che il commercio è in sofferenza: con il Distretto del Commercio abbiamo coinvolto i negozi sfitti ma solo in 3 privati hanno risposto. Ci aspettiamo che i commercianti siano più propositivi per trovare insieme delle soluzioni”.

La variante, approvata con il sì della maggioranza, tornerà in consiglio tra 30 giorni, quando saranno discusse le osservazioni e si passerà all’approvazione definitiva.

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