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Cronaca

Gornese arrestato in Kenya, a Clusone sequestrati beni della compagna

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Maxi sequestro mercoledì 12 aprile: a Clusone nel mirino degli inquirenti terreni e beni di proprietà della compagna di Stefano Poli, il gornese arrestato in Kenya.

L’area posta sotto sequestro

Dopo l’arresto e l’estradizione di Stefano Poli (leggi l’articolo qui), il 71enne di Gorno latitante in Kenya, rientrato in Italia la scorsa settimana ed ora in carcere a Civitavecchia per scontare 10 anni e 8 mesi per bancarotta e truffa, in Nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano è giunto a Clusone.

Mercoledì 12 aprile sono stati sequestrati beni e terreni per un valore di 2 milioni di euro di proprietà della compagna di Poli, M.C., 57enne di Clusone: secondo il pm Maria Cristina Rota sarebbero infatti stati acquistati con i soldi della bancarotta.

Tra questi beni il maneggio e l’azienda agricola “La Pineta” in via Taramelli a Clusone di proprietà della donna ma secondo il pm fittiziamente: Poli avrebbe usato 700 milioni di lire provenienti dalla bancarotta del 2000 mettendo così al riparo i suoi beni da provvedimenti della magistratura.

Il maneggio “La Pineta”

Una tesi sottoscritta dal gip Ezia Maccora che ha firmato il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca.

Il pm e i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno messo i sigilli ad azienda, fabbricati, beni e terreni nel tempo venduti, ristrutturati e riacquistati. “Un patrimonio che non appare compatibile con il reddito degli indagati”, scrive il giudice. Determinanti le intercettazioni telefoniche che hanno permesso agli inquirenti di dimostrare che dietro alle operazioni ci fosse Poli.

La donna è indagata per riciclaggio mentre Poli, che non è destinatario del sequestro perché formalmente i beni non sono suoi, è coinvolto per intestazione fittizia di beni. Ora toccherà alla giustizia dimostrare il nesso tra il passaggio dei beni e la bancarotta.

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