Emergenza sanitaria, attivate ostetriche a domicilio

In questo momento delicato per la sanità lombarda e bergamasca, vista la necessaria riorganizzazione degli ospedali per contenere i casi di contagio da Coronavirus, ATS Bergamo ha coinvolto anche le Ostetriche.

In particolare le Ostetriche iscritte all’albo dall’Ordine della Professione Ostetrica interprovinciale di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano e Monza-Brianza, hanno risposto subito alla chiamata.

L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo infatti è impegnata a reperire personale medico e sanitario che vada a supportare i colleghi e le colleghe delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali che da dieci giorni stanno lavorando incessantemente per contrastare l’epidemia da Covid-19.

40 ostetriche danno informazioni dalla Centrale Operativa

“A seguito della richiesta di supporto da parte dell’ATS di Bergamo, abbiamo realizzato e diffuso un’indagine online tra le nostre iscritte per verificarne le disponibilità – spiega la Presidente Nadia Rovelli –. Sono già pronte ad attivarsi a disposizione delle ASST bergamasche quindici Ostetriche sia libere professioniste sia neolaureate. Inoltre l’Ordine sta già collaborando, grazie alla disponibilità complessiva di circa 40 Ostetriche, con la centrale operativa del numero verde 800894545 di Regione Lombardia. Qui le colleghe sono disponibili h. 24/24 per rispondere con informazioni specifiche e qualificate alla richieste delle donne in gravidanza , donne puerpere  e della cittadinanza “.

“Ringrazio la Presidente dell’Ordine, che prontamente si è attivata in nostro supporto e tutte le professioniste che si sono rese disponibili. Ieri abbiamo trasmesso alle tre ASST bergamasche l’elenco delle professioniste con i relativi recapiti telefonici in modo che possano contattarle direttamente”, commenta Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo.

Attivate prestazioni a domicilio

Le Ostetriche inoltre potranno effettuare numerose prestazioni assistenziali ostetriche e neonatali anche al domicilio delle donne gravide o puerpere. Tra le attività promosso c’è il counselling informativo ed educativo per ridurre il rischio di trasmissione intra-familiare; l’esecuzione di tamponi per ricerca virus; l’home visiting ostetrico per la dimissione precoce e protetta delle puerpere limitando la loro permanenza in ospedale. E ancora: consulenze e sostegno all’allattamento, ì; bilancio di salute ostetrico ed quanto possa essere utile.

Questo affinché sia ridotta al minimo la necessità di accesso al pronto soccorso dei punti nascita delle donne in stato di gravidanza e in fase di post parto-puerperio. L’attività di home visiting dell’Ostetrica, tra l’altro, è già definita e prevista dalla delibera regionale in merito alla rete per l’assistenza materno-neonatale.

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