Rissa tra tifosi finisce in omicidio a Bergamo, chi è la vittima

BERGAMO – Omicidio a Bergamo: intorno all’01 di questa notte, nei pressi di via Ghirardelli, un ventiseienne, bergamasco, incensurato, è stato accoltellato alla schiena ed è deceduto pochi minuti dopo. Il presunto autore è un diciannovenne bergamasco, incensurato, anch’egli residente a Bergamo. 

La vittima è Riccardo Claris, 26 anni, di casa in città; il presunto omicida è Jacopo De Simone, 19 anni, anche lui di Bergamo città. Riccardo frequentava la Curva, ma senza mai aver avuto nessun tipo di problema, spiega chi lo conosceva. Aveva giocato nelle giovanili dell’Albinoleffe e poi nella Gavarnese.

Omicidio di Bergamo: la ricostruzione

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Bergamo l’aggressione sarebbe avvenuta nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’abitazione dell’autore. Un violento litigio è scoppiato poco prima all’esterno di un bar in Borgo Santa Caterina tra due piccoli gruppi di tifosi, uno appartenente alla tifoseria atalantina, cui faceva parte la vittima, e uno interista, di cui faceva parte il l’indagato. Il 19enne sarebbe intervenuto a difesa del fratello, salendo in casa e prendendo il coltello. Jacopo ha anche un fratellastro, Francesco De Simone, che era stato arrestato due mesi fa per l’omicidio del 58enne Luciano Muttoni a Valbrembo.

Durante il sopralluogo, a poca distanza dal cadavere, sono stati ritrovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzato per infliggere l’unica mortale coltellata.

La salma è stata trasportata all’obitorio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove verrà sottoposta all’esame autoptico nei prossimi giorni. L’arrestato è stato tradotto in carcere, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di convalida del GIP.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, sono ancora in corso. Serve infatti chiarire nel dettaglio la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità di altri soggetti.

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