Cultura
“Quando il corpo diventa voce”, a Fiorano una serata sui disturbi alimentari
Sabato 24 maggio alle ore 20.30 presso il salone della scuola primaria è in programma la serata “Quando il corpo diventa voce”

FIORANO AL SERIO – Continua a Fiorano al Serio il ciclo d’incontri volto a sensibilizzare sui disturbi alimentari: sabato 24 maggio alle ore 20.30 presso il salone della scuola primaria è prevista la serata “Quando il corpo diventa voce”. L’importante appuntamento divulgativo, organizzato con la collaborazione dell’Associazione Ananke Family e con il patrocinio della Provincia di Bergamo e della Comunità Montana Valle Seriana, sarà l’occasione per ascoltare esperti sulle tipologie di disturbi alimentari molto complessi caratterizzati da un disfunzionale comportamento alimentare.
Il progetto “Quando il corpo diventa voce”
“Quando il corpo diventa voce” è un progetto di sensibilizzazione rivolto alla popolazione, con l’obiettivo di far luce su ciò che spesso resta nell’ombra: il significato emotivo e psicologico dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA).
Anoressia, bulimia, binge eating, ortoressia e altri comportamenti disfunzionali legati al cibo sono spesso interpretati come “scelte”, “capricci” o ossessioni estetiche. In realtà, questi disturbi rappresentano forme di espressione profonda, attraverso il corpo, di un malessere interiore che non riesce a essere comunicato con le parole.
Ogni persona ha bisogno di sentirsi vista, ascoltata, riconosciuta.
Questo progetto è un invito a non voltarsi dall’altra parte, ma a stare, a sentire, a esserci.
Perché anche quando il dolore non parla, c’è. E chiede di essere accolto.
Il progetto si propone di: rendere visibile l’invisibile: aiutare la comunità a riconoscere i segnali emotivi nascosti dietro i DNA. E ancora: abbattere il giudizio e lo stigma: promuovere una cultura dell’ascolto e della comprensione; fornire strumenti di prevenzione e supporto alle famiglie, agli educatori e a chiunque entri in contatto con persone fragili e restituire valore alla fragilità come espressione umana e non come debolezza da correggere.
L’incontro coinvolge professionisti della salute mentale e testimonianze dirette, per portare alla luce le storie vere che si celano dietro al silenzio di tanti corpi che parlano, senza essere ascoltati.
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