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Cronaca

90mila euro dal BIM per le borse di studio

90mila euro dal BIM per le borse di studio: ben 278 gli studenti che hanno ricevuto l’assegno di merito

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BERGAMO – L’aula magna dell’Università di Bergamo, in Piazza Sant’Agostino, ha fatto da suggestiva cornice, ieri pomeriggio, alla cerimonia di consegna delle borse di studio del Consorzio BIM del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio, intitolate alla memoria dei primi tre presidenti dell’ente, l’on. Tarcisio Pacati, il sen. Daniele Turani e l’avv. Giovanni Rinaldi. Protagonisti gli studenti delle scuole superiori e dei Centri di Formazione Professionale residenti nei 127 Comuni perimetrati nel consorzio che nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 si sono distinti per i loro meriti scolastici.

Ben 278 gli studenti che hanno ricevuto l’assegno di merito

Ben 278 gli studenti che hanno ricevuto l’assegno di merito: 300 euro per gli studenti delle scuole superiori e CFP e 400 euro per i diplomati 2024 ora al primo anno di Università. Nel complesso, erogati 89.175 euro, così ripartiti: per l’Università 30.300 euro, per le scuole superiori 56.175 euro e per i C.F.P. 2.700 euro. Sono 91 i Comuni da cui provengono le 278 richieste di borse di studio: 80 Val Seriana, 76 Val Brembana, 32 Valle Imagna, 72 Comuni Rivieraschi, 18 Val San Martino.

Numeri importanti, da sottolineare con un evento speciale, una cerimonia pubblica, quale segno concreto dell’attenzione del Consorzio BIM verso il percorso formativo ed educativo dei giovani, riconoscendo il valore e la centralità dell’istruzione. Borse di studio sono riconoscimento al merito, all’impegno e alla dedizione dei giovani, mediante un contributo inteso come investimento nel loro talento, a testimonianza della fiducia che la comunità ripone in loro. Concreto incentivo per i giovani che si impegnano a scuola, ma con una particolare “variante”, che distingue il Consorzio BIM: il riconoscimento, infatti, non considera soltanto le valutazioni scolastiche e i parametri ISEE di reddito, ma anche il disagio subìto dagli studenti nell’accesso alle scuole, in termini di distanza dalle proprie abitazioni, tempi di trasporti e costi.

Questo il discorso pronunciato da Massimo Scandella

Questo il discorso pronunciato da Massimo Scandella, presidente del Consorzio BIM: “Buongiorno a tutti, e grazie per la vostra numerosa presenza. Grazie all’Università di Bergamo che da diversi anni ci ospita nella bellissima sede di Sant’Agostino. Grazie al Prof. Santo Locatelli per la sua presenza. Grazie a Tiziano Piazza, addetto stampa e responsabile della Comunicazione del Consorzio BIM per aver introdotto questa cerimonia e per il lavoro che fa nel diffondere all’esterno il lavoro che facciamo come Consorzio. Grazie ai colleghi del Consiglio Direttivo, al nostro direttore Omar Regazzoni e alla nostra Responsabile del Servizio Finanziario Simona Ferri per aver collaborato nella realizzazione di un momento così significativo per il nostro consorzio.

È per me una grande emozione partecipare a questa cerimonia per la prima volta in qualità di Presidente del Consorzio BIM. La premiazione per le borse di studio in memoria degli ex-Presidenti del Consorzio BIM (On. Tarcisio Pacati, Sen. Daniele Turani, Avv. Giovanni Rinaldi) è una ricorrenza annuale importante per il nostro Consorzio, uno dei momenti in cui più si vede il profondo legame che in decenni di storia si è creato tra l’Ente che rappresentiamo ed il territorio bergamasco.

Come voi, anche io sono stato studente, ho completato solo l’anno scorso il mio percorso scolastico, conseguendo la laurea magistrale in Economia Aziendale proprio presso l’Università degli Studi di Bergamo. Conosco quindi gli sforzi che voi studenti – e le vostre famiglie – fate nel vostro percorso di formazione e credo che, alla luce di questi sacrifici, le borse di studio siano ancora più rilevanti, rappresentano una valorizzazione degli ottimi risultati raggiunti.

In qualità di ex-studente residente in un Comune di montagna, Rovetta, permettetemi poi di sottolineare le difficoltà riscontrate soprattutto dagli studenti che abitano in Comuni montani, paragonabili quasi a dei “fuori sede”: difficoltà non soltanto di carattere logistico, si pensi ad esempio alle infrastrutture delle Valli (e con infrastrutture intendo non solo le strade, ma in alcuni casi anche le cosiddette infrastrutture digitali, come la connessione internet), ma anche alle implicazioni negative di carattere economico, come l’elevato costo dell’abbonamento per i mezzi pubblici.

L’impegno del BIM nel sostenere le borse di studio

L’impegno del nostro Consorzio nel sostenere le borse di studio è diventato, anno dopo anno, sempre più rilevante nella storia del nostro Ente. Permettetemi di dare qualche numero per questa edizione: oggi, verranno consegnate 278 borse di studio (192 per le superiori, 77 per l’università e 9 per i Centri di Formazione Professionale) per un importo totale di quasi 90.000 euro. Questo impegno deriva dalla nostra convinzione che la formazione degli studenti presenti nei nostri Comuni sia essenziale per lo sviluppo socioeconomico del nostro territorio, ricordando che è questo l’obiettivo principale del nostro Consorzio.

Voglio concludere con un invito a voi tutti: la scuola, l’Università, vanno vissute non solo come enti di formazione, ma anche come realtà aggregative. Mettersi in gioco (ad esempio, come rappresentanti degli studenti) è una forma importante di impegno sociale, che vi insegna a rappresentare una collettività e a sostenere un dialogo continuo e costruttivo e, visti i tempi che corrono, credo che questo possa essere uno degli insegnamenti più preziosi e di cui la nostra società ha più bisogno.
Grazie per l’attenzione e complimenti a tutti voi”.

Alla cerimonia di consegna delle borse di studio ha presenziato il Consiglio Direttivo del Consorzio BIM, composto dal vicepresidente Marco Milesi e dai consiglieri Anna Gusmini e Manuel Locatelli (assente il consigliere Aldo Ruffini). E il Direttore del Consorzio Omar Regazzoni.

Marco Milesi: “Oggi, incontriamo i giovani che si sono distinti nel loro percorso scolastico, e li premiamo. Ma un ringraziamento va anche ai genitori, per i sacrifici ed il sostegno che danno ai loro figli, e alla loro capacità di trasmettere valori importanti. L’impegno che mostrate nel seguire i ragazzi è parte fondamentale di ogni loro successo. Un invito: fate sempre di più. Certo, non è scontato, ma provateci. Impegnatevi per ottenere sempre migliori traguardi. Vedere qui giovani già premiati negli anni passati è segno di costanza, e fa ben sperare per il futuro della nostra società”

Anna Gusmini: “E’ sempre bello essere qui, a partecipare a questa importante cerimonia, che premia l’impegno degli studenti e i sacrifici economici delle famiglie. L’invito è quello di continuare ad essere responsabili, curiosi, appassionati a quello che fate: questo vi darà felicità e vi aiuterà nel vostro futuro”.

Manuel Locatelli: “Questo è un momento importante, si premia il merito scolastico di studenti che fanno molta più fatica dei loro coetanei, perché vengono dalla montagna, dalle valli, da luoghi che hanno difficoltà di comunicazione. Questo premio, però, non è solo una ricompensa, ma uno stimolo ad andare avanti, a fare sempre di più nella vita”.

Intervenuto anche Mario Corni, presidente dell’assemblea del Consorzio BIM: “Non è sempre vero che i giovani non hanno voglia di impegnarci, voi ne siete una conferma, una bella conferma”.

Attestato di stima verso gli studenti sono giunti anche dalla prof.ssa Federica Maria Origo, docente di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bergamo, nonché delegato del magnifico rettore Sergio Cavalieri per i rapporti con le scuole superiori.

“E’ un piacere veder riconosciuto il merito, mi sento in mezzo a voi, anche perché con alcuni di voi mi sono incrociata in Università. E sono contenta di partecipare alla vostra gioi. Questo premio è come una ricetta di un dolce realizzato con tanti ingredienti: le opportunità di partenza, il contesto sociale, la famiglia, le capacità personali, l’impegno. Ecco, l’impegno: un ingrediente fondamentale, perché dipende dalle vostre scelte. Se c’è, e in buone dosi, con tanto di fatica e sacrificio, porta a realizzare un dolce fantastico”.

A chiusura un commento del prof. Santo Locatelli, 96 anni, di Zogno, membro della Commissione di validazione delle borse di studio, memoria storica dell’ente:
“Queste borse di studio hanno un grande valore sociale, perchè hanno come parametro premiante i sacrifici che i ragazzi fanno tutti i giorni per raggiungere dalla montagna o da centri periferici della provincia le scuole del fondovalle o addirittura di Bergamo. Un premio che vale doppio: oltre all’impegno, anche i disagi da superare”.

Invitato alla cerimonia di consegna delle borse di studio anche l’ex-presidente del Consorzio BIM Carlo Personeni, che ha ricevuto una targa e un attestato di stima e riconoscenza per aver guidato l’ente per 25 anni, dal 2000 al 2025.

Questo il commento del presidente del Consorzio BIM Massimo Scandella:

“E’ doveroso fare un ringraziamento speciale a Carlo Personeni. Certamente, molti di voi lo hanno conosciuto nella consegna delle borse di studio negli scorsi anni. Nel discorso introduttivo ho parlato di impegno sociale per la nostra collettività: ebbene, quello che Personeni ha fatto per il Consorzio BIM e per il nostro territorio in generale è davvero un qualcosa di unico: quest’anno festeggia i 50 anni di impegno nella pubblica amministrazione, di cui 25 (fino allo scorso 1° marzo) come Presidente del Consorzio BIM. Un vero esempio per tutti noi. Per ringraziarlo del lavoro che ha fatto per il nostro Ente gli consegniamo una targa-ricordo”.

“E’ dal 1962 che il Consorzio BIM Bergamo eroga borse di studio agli studenti meritevoli – ha risposto l’ex-presidente Carlo Personeni – Allora, una borsa di studio aveva un valore di 50.000 lire, quando uno stipendio medio era di 60.000 lire: un bel sostegno economico. L’iniziativa è continuata negli anni, con il Consorzio che è diventato fra i principali protagonisti in Bergamasca del sostegno agli studenti meritevoli. Un chiaro esempio di come scuola e territorio possono collaborare per prestare attenzione ai giovani e alla loro formazione”.

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