Cronaca
Federalberghi, class action paneuropea contro Booking.com: se ne parla a Bergamo
La questione sarà approfondita nel corso dell’assemblea Federalberghi martedì 24 giugno nella sede Confcommercio Bergamo

Federalberghi, insieme a Hotrec (associazione europea dell’ospitalità) e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei, sostiene un’azione legale collettiva paneuropea contro Booking.com. L’iniziativa fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (CGUE) del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (cosiddetta parity rate) violino il diritto della concorrenza dell’UE. L’iniziativa, senza costi per gli imprenditori, dovrebbe consentire di recuperare un risarcimento per tutte le imprese aderenti.
L’uso da parte di Booking.com di clausole anticoncorrenziali ha causato un danno finanziario significativo per le imprese turistico ricettive italiane. Conseguentemente, in base ai principi generali del diritto europeo della concorrenza, gli alberghi italiani hanno il diritto di chiedere un risarcimento a Booking.com per le perdite finanziarie subite. Gli hotel possono avere diritto a recuperare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024, oltre agli interessi. Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024.
La questione sarà approfondita nei dettagli nel corso dell’assemblea Federalberghi martedì 24 giugno alle ore 15,30 nella sede Confcommercio Bergamo (Via Borgo Palazzo, 137- Bergamo). All’ordine del giorno anche l’approfondimento dei provvedimenti normativi specifici per il settore della ricettività e altri servizi utili per le imprese, oltre all’illustrazione nei dettagli della presentazione dei nuovi bandi a sostegno degli investimenti delle strutture ricettive. Tra queste misure, in particolare il “Bando strutture ricettive storiche e di qualità”, che sarà emanato a breve e un ulteriore misura a sostegno di tutte le strutture ricettive in vista di Milano Cortina 2026.
La sentenza
La sentenza della Corte di giustizia europea del 2024 (causa C-264/23) ha confermato che le clausole di parità di Booking.com, clausole contrattuali che impedivano agli hotel di offrire prezzi più bassi o una migliore disponibilità attraverso altri canali, violavano le regole di concorrenza dell’UE. Queste clausole hanno portato a tassi di commissione gonfiati, soppressione delle prenotazioni dirette e distorsione della concorrenza sul mercato online.
L’azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, consentendo un approccio unificato ed efficiente all’esecuzione in tutta Europa. L’azione è sostenuta dalle associazioni nazionali degli albergatori di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera.
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