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Cronaca

“Community Bank”: i sì al territorio di Banco BPM e della Fondazione Credito Bergamasco

Un’occasione di confronto e rendicontazione per riaffermare il ruolo sociale di una banca di comunità e il valore delle sinergie territoriali

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da sinistra: Cidda, Invernici, Fratus, Piazzoli, Panseri, Perico, Zambetti, Cincera

BERGAMO – Un’occasione di confronto e rendicontazione partecipata per riaffermare il ruolo sociale di una banca di comunità e il valore delle sinergie territoriali: questo il significato dell’evento “Community Bank: i nostri sì al territorio”, che si è svolto giovedì 5 giugno tra le suggestive sale del Palazzo Storico del Credito Bergamasco – Banco BPM in Largo Porta Nuova 2.

Promosso da Banco BPM e dalla Fondazione Credito Bergamasco, l’incontro ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e del terzo settore locale per raccontare – con trasparenza e visione – le attività realizzate in sinergia nel corso del 2024 e quelle già in atto per il 2025. Una sorta di community report dal vivo, aperto alla cittadinanza e orientato alla costruzione di nuove prospettive di sviluppo sostenibile.

A introdurre i lavori, Matteo Cidda, Responsabile Comunicazione e Responsabilità Sociale di Banco BPM, e Fabrizio Zambetti, Responsabile della Direzione Territoriale Bergamo-Brescia-Lario. «Il concetto di banca di comunità non si esaurisce in una definizione: si costruisce ogni giorno attraverso l’ascolto, la vicinanza e il sostegno concreto al territorio – ha sottolineato Zambetti –. A Bergamo, come in tutte le aree in cui operiamo, Banco BPM interpreta questo ruolo promuovendo relazioni autentiche e durature con cittadini, imprese, istituzioni e realtà del terzo settore. Essere banca di comunità, per noi, significa mettere le esigenze sociali ed economiche del territorio al centro della nostra azione, contribuendo a generare valore condiviso e crescita sostenibile.»

Tra gli interventi più attesi, quello di Angelo Piazzoli, Presidente della Fondazione Credito Bergamasco, che ha ribadito il legame profondo e storico con il territorio: «Fondazione Creberg si muove in sintonia con lo spirito di attenzione al territorio di Banco BPM. Dalla sua nascita nel 1988, ha destinato ingenti risorse alle comunità locali, con migliaia di interventi volti a promuovere cultura, ricerca, sviluppo, solidarietà, prestando particolare attenzione a chi si dedica ai più deboli e ai più bisognosi. Ogni iniziativa è scelta con cura, puntando su qualità, visione e impatto. Rafforziamo lo storico progetto “Grandi restauri” – con 13 nuovi interventi programmati nel 2025 – e valorizziamo l’arte locale con eventi espositivi accessibili a tutti, ospitati anche a Palazzo Creberg, attraverso un format che coniuga qualità artistica e promozione del pensiero. La nostra è un’azione orientata al futuro, mai al contingente.»

Ampio spazio è stato dedicato al dialogo tra impresa, comunicazione e società civile, con i contributi di Massimo Cincera, CEO di MOMA Comunicazione, Oscar Panseri, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo, Marina Fratus, AD di Nettuno, e Alessandro Invernici, Vicepresidente dell’Associazione On The Road.

A chiudere i lavori, l’intervento di Roberto Perico, Presidente del Comitato Territoriale Bergamo Brescia Lario, che ha ribadito la centralità del dialogo tra banca e territorio: «Il Comitato Territoriale si conferma uno strumento strategico di ascolto, confronto e azione concreta. Grazie alla presenza costante e alla conoscenza diretta delle realtà locali, possiamo orientare l’operato della Banca in modo sempre più efficace. Le attività portate avanti nel 2024 e quelle già avviate nel 2025 riflettono il nostro impegno per uno sviluppo realmente sostenibile e condiviso. Banco BPM, anche attraverso la collaborazione con Fondazione Creberg, interpreta con responsabilità e lungimiranza il proprio ruolo di banca di comunità.»

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