Cronaca
Tragedia di Cene, stabilita la data dei funerali di Rubens e Elena
Il rito si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Cene alle 15 di mercoledì 11 giugno, i funerali saranno celebrati insieme

CENE – I funerali di Rubens Bertocchi ed Elena Belloli, marito e moglie morti nell’omicidio-suicidio che giovedì ha scosso la comunità di Cene e non solo, saranno celebrati insieme. A comunicare la decisione delle famiglie è stato il parroco don Primo Moioli durante la messa di questa mattina. Il rito si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Cene alle 15 di mercoledì 11 giugno.
Tragedia di Cene, a che punto sono le indagini
Le indagini in carico al pm Giampiero Golluccio con il supporto dei rilievi dei carabinieri della Scientifica stanno definendo le scenario in cui si è consumato il femminicidio-suicidio di giovedì pomeriggio. Sette sono i colpi di pistola sparati da Rubens Bertocchi, 54enne del paese. Almeno due hanno raggiunto la moglie Elena Belloli, 52 anni compiuti lo scorso 26 maggio, colpita al capo e al petto. Certamente l’ultimo ha ucciso il marito Rubens Bertocchi che, dopo avere sparato alla madre dei suoi due figli, ha rivolto l’arma contro se stesso e si è tolto la vita.
Il movente sembra ormai certo: Bertocchi, con un lavoro da custode in Città Alta, dopo la chiusura per problemi di salute del negozio di alimentari ereditato da suo padre, era tormentato dalla presunta relazione sentimentale che la moglie, geometra in uno studio tecnico del paese, aveva con un altro uomo.
Bertocchi ha fatto riferimento esplicito alla relazione nel messaggio che ha inviato a un conoscente, marito di un’amica della moglie, dopo avere commesso il femminicidio: «Non ce la faccio più, Elena ha un altro. Ormai l’ho ammazzata. Se trovo il coraggio, mi uccido anche io», è il contenuto sommario.
Altre informazioni arriveranno proprio dai telefoni, di cui saranno analizzate al più presto le copie forensi per completare il quadro abbozzato dai carabinieri della compagnia di Clusone, che da subito dopo la tragedia stanno ascoltando testimoni. Al Papa Giovanni di Bergamo inoltre si terranno le autopsie, non necessarie ai fini processuali vista la morte di Bertocchi, ma utili per stabilire quanti colpi della semiautomatica di un calibro piccolo (22, detenuta regolarmente per uso sportivo), abbiano raggiunto la donna.
Quando è avvenuta la tragedia, alle 16 di giovedì, il primogenito maggiorenne era dal nonno, mentre il fratello minore dalla zia paterna. Vivono tutti nella stessa palazzina ma nessuno avrebbe sentito rumori o grida sospette. Il dramma sembra dunque inserirsi in un contesto di crisi e discussioni pregresse, ma mai di violenza manifesta. Tutti la definiscono infatti una famiglia “normale” che solo la sera prima era stata alla pizzata di fine anno delle famiglie senza che nessuno potesse presagire quanto sarebbe accaduto solo poche ore dopo.
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