Cronaca
Cresce il prezzo del caffè a Bergamo ma resta tra i più bassi d’Italia
Il prezzo del caffè a Bergamo nel 2025 sale a 1,21 euro, con un aumento del 5,2% rispetto al 2024. Scopri cosa incide sul costo della tazzina e il valore del servizio nei bar italiani.

A Bergamo il caffè costa in media 1,21 euro nel 2025, con un aumento del 5,2% rispetto all’anno precedente, quando la tazzina si fermava a 1,15 euro. Secondo i dati FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), la città lombarda si mantiene comunque sotto la media nazionale e si confronta con le città più economiche del Sud Italia.
Confronto prezzi caffè in Italia: Bergamo tra le più economiche
In Italia, i prezzi del caffè espresso al bar variano sensibilmente:
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Bolzano: 1,45 €
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Ferrara e Parma: 1,41 €
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Mantova: 1,36 € (la più cara in Lombardia)
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Brescia: 1,25 €
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Bergamo: 1,21 €
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Varese e Lodi: 1,16 € (le più economiche in Lombardia)
Il dato evidenzia come Bergamo offra ancora un caffè a un prezzo competitivo, soprattutto se si confronta con il resto d’Europa: in Francia, Grecia e Spagna una tazzina può costare anche 2,50 euro.
Il commento di Confcommercio Bergamo: “Prezzo equilibrato, ma il servizio va tutelato”
Le parole di Diego Rodeschini, presidente Gruppo Bar
“Aumentare di 6 centesimi in un anno può sembrare tanto, ma è un prezzo ancora basso rispetto all’inflazione. Il vero problema è mantenere l’equilibrio tra qualità e prezzo”, afferma Diego Rodeschini.
Dal 2022 a oggi, il prezzo della tazzina è salito di 11 centesimi, pari a un incremento del 10%, in linea con l’inflazione generale (11,1%).
Tuttavia, sottolinea Rodeschini, fare fatturato con un prezzo medio intorno all’euro è sempre più difficile. E lo scenario non è roseo: negli ultimi 5 anni hanno chiuso 423 bar nella sola provincia di Bergamo.
Il caffè non è solo un prodotto, ma un servizio
Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo, sottolinea un punto cruciale:
“Non si può pensare che il caffè costi ovunque uguale. Il caffè è un servizio e il prezzo dipende da tanti fattori: qualità, location, attrezzature, formazione del personale.”
Vendere un espresso sottocosto, secondo Fusini, penalizza sia la qualità che la sostenibilità economica del bar.
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