Gioco d’azzardo in Lombardia: Casati chiede la revisione della legge regionale

Le Commissioni Attività produttive e Sostenibilità sociale, riunite in seduta congiunta, hanno recentemente approvato la Relazione sullo stato di attuazione delle norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo, accogliendo integralmente le osservazioni del Partito Democratico.

Casati (PD): “Serve aggiornare una legge ormai superata”

Il consigliere regionale Gigi Casati (PD) ha espresso soddisfazione per il riconoscimento del lavoro svolto, ma ha anche lanciato un appello deciso:

“Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. Il contesto attuale è radicalmente cambiato rispetto al 2013 e il fenomeno del gioco d’azzardo ha assunto dimensioni allarmanti”.

Secondo Casati, è fondamentale aggiornare la normativa regionale per contrastare efficacemente un fenomeno che si è ampliato e trasformato, soprattutto a causa della crescente diffusione del gioco online.

I numeri del gioco d’azzardo in Lombardia: una crescita preoccupante

Casati ha sottolineato alcuni dati allarmanti emersi dalla relazione ufficiale:

• La raccolta del gioco d’azzardo in Lombardia è passata da 7 miliardi di euro nel 2020 a 12 miliardi nel 2022.

• Oltre il 30% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni ha giocato denaro almeno una volta.

• Le attività di sensibilizzazione nel 2023 hanno raggiunto appena:

  • 333.000 cittadini,

  • 540 aziende,

  • 132.000 studenti.

• Solo 3.000 persone sono state prese in carico dal sistema sanitario regionale, a fronte di una stima di 50.000 soggetti problematici.

Gioco d’azzardo giovanile e online: il sommerso cresce

Il consigliere ha lanciato l’allarme sul sommerso del gioco patologico, che continua a crescere senza che le istituzioni riescano ad intercettarlo. “Numeri limitatissimi rispetto alla reale portata del problema”, ha detto Casati, con un focus particolare sulla fascia giovanile e sul gioco online, ritenuti i segmenti più critici.

Appello alla Regione Lombardia: “Basta rinvii, agiamo subito”

Casati ha inoltre evidenziato che esistono azioni a costo zero che, se coordinate tra istituzioni, possono dare risultati concreti:

“Serve solo la volontà politica e la collaborazione. Ci auguriamo che Regione Lombardia proceda con la revisione della legge e metta in campo un piano di interventi efficace e capillare”.

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