Cronaca
Dramma in pista all’aeroporto di Bergamo: la vittima di 35 anni né passeggero né dipendente
Dramma all’aeroporto di Bergamo (Orio al Serio): traffico sospeso, una vittima sulla pista. Aperta un’inchiesta

Dramma all’aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio, dove un uomo ha perso la vita dopo essersi introdotto nella zona operativa dello scalo e aver raggiunto un aereo con i motori accesi. Il traffico aereo è rimasto sospeso dalle 10:20 alle 12:00 di questo martedì 8 luglio, per poi riprendere regolarmente. Le indagini sono in corso.
A darne notizia è SACBO, società di gestione dell’aeroporto, che ha attivato immediatamente le procedure di emergenza, coinvolgendo forze dell’ordine, soccorsi e supporto psicologico per passeggeri e personale.
La dinamica: testimoni e prime ipotesi
Secondo quanto riferito da un testimone, la scena è stata drammatica: “Ho visto un ragazzo scappare dagli steward. All’inizio si è buttato contro il motore di destra dell’aereo, per poi fare il giro e buttarsi o essere risucchiato dall’altro motore. Non saprei valutare se sia stato un gesto volontario oppure no – precisa – non so dire se è stato risucchiato dall’aereo o se lui si sia gettato addosso al velivolo”. Il velivolo è un Airbus A319 di Volotea.
L’uomo è riuscito a entrare nel piazzale degli aeromobili e a raggiungere la via di rullaggio, dove si è avvicinato a un aeromobile di linea pronto al decollo. L’impatto con il motore acceso è stato fatale.
Aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio
Sul posto è intervenuto il pubblico ministero Letizia Aloisio, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di istigazione al suicidio. La vittima è un 35enne originario della Bassa Bergamasca, Andrea Russo, con un passato difficoltoso e una vita precaria fatta di lavoretti saltuari.
Gli agenti della Scientifica hanno perquisito a lungo la sua auto, una Fiat parcheggiata irregolarmente nel piazzale dell’aeroporto. Da verificare come abbia fatto ad introdursi nell’area della pista. Pare che Russo sarebbe arrivato in auto al terminal, entrando in contromano nell’area del parcheggio veloce. Sarebbe poi sceso dal mezzo per dirigersi nella zona arrivi, da dove, grazie a una porta di emergenza, è riuscito ad arrivare direttamente in pista. Correndo, sarebbe poi arrivato sotto l’aereo in fase di rullaggio.
All’interno dell’auto sono stati trovati oggetti di uso quotidiano e strumenti legati a lavori di manutenzione, oltre a sigarette e rifiuti. Un disordine che, secondo gli inquirenti, potrebbe riflettere uno stato mentale alterato, ma al momento non sono emersi elementi chiari che spieghino il gesto.
Il cordoglio della società di gestione
“Il drammatico evento di oggi ha sconvolto tutta la comunità aeroportuale – ha dichiarato Giovanni Sanga, presidente di SACBO –. Esprimo il mio cordoglio e quello della società ai familiari della vittima, a cui siamo vicini in questo terribile momento”.
SACBO ha garantito il pieno supporto alle autorità e ha attivato i servizi di assistenza psicologica per passeggeri ed equipaggio, oltre che per i dipendenti coinvolti.
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