Cronaca
Dramma all’aeroporto di Bergamo: è allarme sicurezza. Enac “Nessun buco”
Dramma all’aeroporto di Bergamo – Orio al Serio: è allarme sicurezza. Enac: “Sicurezza in linea con le normative”

Una dramma sconvolgente ha colpito martedì mattina l’aeroporto di Bergamo – Orio al Serio, quando un uomo, Andrea Russo, 35 anni, residente nella Bergamasca, è riuscito a penetrare nella pista di rullaggio e a gettarsi volontariamente nel motore di un aereo della compagnia Volotea diretto a Oviedo, perdendo la vita.
Il gesto estremo ha messo in luce gravi lacune nei sistemi di sicurezza dello scalo, il terzo in Italia per traffico passeggeri. L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha annunciato l’istituzione di una commissione d’indagine per ricostruire nel dettaglio l’accaduto e verificare se le aree sensibili dell’aeroporto siano adeguatamente protette.
I fatti: pochi minuti di follia e tragedia
Secondo la ricostruzione delle autorità, Russo è arrivato intorno alle 10:30 con la sua Fiat 500, entrando in contromano nel parcheggio dell’aeroporto e attraversando la corsia riservata agli autobus. Dopo aver lasciato l’auto, ha corso verso le porte automatiche della zona arrivi, confondendosi tra i passeggeri in uscita, in un momento di grande affollamento.

l’auto di Russo abbandonata in mezzo all’area parcheggi
Nonostante fosse stato notato e inseguito da due agenti della Polizia di frontiera, Russo ha forzato una porta di sicurezza con una spallata, accedendo direttamente alla pista. Ha poi raggiunto l’aereo Volotea in fase di rullaggio, ha colpito con i pugni il motore ancora spento, e infine si è gettato in quello acceso.
La procura indaga: istigazione al suicidio e profilo psicologico
La Procura di Bergamo ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, allo scopo di chiarire le motivazioni che hanno spinto Russo a compiere un gesto così drammatico. Il procuratore Maurizio Romanelli ha reso noto che sono in corso accertamenti sul passato dell’uomo e sulle sue ultime ore, per capire se avesse legami con l’aeroporto o il settore dell’aviazione. Nell’auto non sono stati trovati oggetti o messaggi che aiutino a comprendere le sue intenzioni.
Allarme sicurezza: sindacati all’attacco
L’episodio ha acceso un forte dibattito sulla sicurezza dello scalo. I sindacati denunciano da tempo criticità gravi e mancanza di personale.
“La struttura di Orio al Serio è ormai sovradimensionata rispetto alle reali capacità gestionali”, ha dichiarato Paolo Turani, segretario generale della FILT CGIL di Bergamo. “Il personale è insufficiente e non viene messo nelle condizioni di garantire la sicurezza, soprattutto in situazioni straordinarie come quella di martedì. Una persona qualunque è riuscita in pochi secondi a raggiungere una zona ad accesso rigidamente controllato, mettendo in pericolo sé stesso, i passeggeri e i lavoratori”.
Anche il sindacato dei trasporti della Cisl aveva lanciato un allarme due mesi fa, quando un altro uomo era stato scoperto nascosto nel carrello di un aereo, dopo essere entrato presumibilmente scavalcando le recinzioni. “Serve un osservatorio sulla sicurezza aeroportuale – ha detto Pasquale Salvatore di Fit Cisl –. Negli altri scali i passeggeri sono accompagnati da bus o tunnel, a Bergamo spesso vanno a piedi sulla pista”.
La Cub Trasporti, invece, punta il dito contro la gestione delle risorse umane: “La sicurezza è affidata a lavoratori part-time, a chiamata o turnisti gestiti da cooperative. Una modalità incompatibile con i flussi di un aeroporto così trafficato”.
La risposta di SACBO
In una nota, la società di gestione SACBO ha comunicato di aver gestito l’emergenza con tempestività e di aver offerto supporto psicologico a passeggeri ed equipaggio. Tuttavia, non ha fornito al momento chiarimenti sulle misure di sicurezza e sull’efficacia dei controlli interni.
Enac: “Sicurezza aeroporto di Bergamo in linea con le normative”
“Non abbiamo alcuna preoccupazione sulla sicurezza della struttura aeroportuale e del trasporto aereo”. Così si è espresso il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Pierluigi Di Palma, ai microfoni del TG1 in relazione al drammatico evento. Di Palma ha precisato che “il presidio di sicurezza ha funzionato e non ha mostrato buchi” aggiungendo che che “il sistema di sicurezza dell’aeroporto di Bergamo sia assolutamente in linea con le normative”.
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Tom
9 Luglio 2025 at 20:06
“Nonostante fosse stato notato e inseguito da due agenti della Polizia di frontiera…” Eh gia, siamo nelle mani del signore.
Per chi ci crede, io no!