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Gorno celebra l’eroismo di Giuseppe Riccardi: una giornata di memoria e orgoglio

A Gorno l’intitolazione del polo scolastico alla memoria di Giuseppe Riccardi, Medaglia d’Oro al Valor Militare

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giuseppe riccardi scuole gorno

Una giornata intensa e carica di emozione quella che si è svolta oggi a Gorno in onore del Bersagliere M.O.V.M. Giuseppe Riccardi, unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della provincia di Bergamo. L’evento, promosso dai bersaglieri di Gorno e dal Comune, ha richiamato tante associazioni e importanti personalità civili e militari, in una manifestazione che ha saputo unire memoria storica, cultura locale e partecipazione collettiva.

Le celebrazioni sono iniziate alle 8:30 con l’ammassamento presso il campo sportivo dell’oratorio, seguito dal trasferimento al Monumento ai Caduti delle Guerre, dove si sono svolti gli onori e l’alzabandiera. Successivamente, alle 9:30, il corteo si è diretto al cimitero per rendere omaggio alla tomba dell’eroe gornese. Dopo la Santa Messa alla Chiesa della Madonna delle Grazie è seguita la cerimonia ufficiale.

Inaugurato il monumento al Bersagliere Giuseppe Riccardi 

Durante la cerimonia principale si è tenuto lo scoprimento e la benedizione del Monumento al Bersagliere, oltre all’intitolazione del polo scolastico di Gorno alla memoria di Giuseppe Riccardi. La nuova postazione dove è stato collocato il busto, è stata inaugurata all’ingresso del polo scolastico. A completare l’omaggio visivo e simbolico, anche un dipinto murale realizzato da Angelica Guerinoni sulla facciata dello stabile scolastico.

Il busto, risalente ai primi anni Sessanta, era precedentemente situato presso l’ex scuola che ora ospita l’Ecomuseo delle Miniere di Gorno, ed è stato ora restituito al cuore educativo del paese come segno duraturo di memoria e ispirazione per le nuove generazioni.

Un parterre autorevole per onorare l’eroe gornese

A rendere ancora più solenne la cerimonia è stata la presenza di numerose autorità civili, militari e rappresentanze associative. Tra gli intervenuti, il consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Gianfranco Moresco, insieme a rappresentanti delle sezioni regionali e provinciali. Presenti anche il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo – città dove Riccardi perse la vita –, il sindaco di Gorno Giampiero Calegari e il vicesindaco di Oneta, Marco Carobbio.

A portare il saluto delle forze dell’ordine, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Clusone, Maurizio Guadalupi. Ha partecipato anche l’europarlamentare Lara Magoni, da sempre vicina a Gorno e ai bersaglieri.

A scandire i momenti salienti della cerimonia, l’accompagnamento musicale della Fanfara “Scattini” di Bergamo, diretta dal CapoFanfara Virginio Del Prato, che ha contribuito a rendere ancora più emozionante l’intera giornata. Numerose anche le associazioni d’arma e culturali provenienti da tutta la regione, a testimonianza della stima verso la figura di Riccardi.

Il sacrificio di Giuseppe Riccardi

Giuseppe Riccardi nacque a Gorno e, dopo essere rientrato dalla Francia con la famiglia nel 1942, si arruolò nell’80º Reggimento Bersaglieri. Si trovava a Bari come sergente allievo ufficiale quando fu annunciato l’armistizio. Dopo l’aprile 1944 entrò volontariamente nel Corpo Italiano di Liberazione, inquadrato nella Divisione Paracadutisti “Nembo”. Pur assegnato al vettovagliamento, partecipò volontariamente a numerose missioni rischiose. Fu colpito a morte mentre dirigeva allo scoperto il tiro di una mitragliatrice, durante un’azione nei pressi di Jesi, il 17 luglio 1944.

Un momento di comunità

La manifestazione è proseguita con un pranzo tipico all’area feste ecomuseale, che ha offerto specialità locali come casoncelli alla bergamasca e cotechini bolliti con formaggio e patate. Il pomeriggio ha visto l’esibizione del gruppo folklorico “Le Taissine di Gorno”, seguito alle 16:00 da una visita guidata al Museo Minerario di Gorno.

L’intera giornata si è svolta in un clima di forte partecipazione e rispetto, con l’obiettivo di tenere viva la memoria di un giovane che ha sacrificato la propria vita per la libertà del suo Paese, e che oggi diventa simbolo e insegnamento per le nuove generazioni come hanno ribadito gli amministratori di Gorno e Jesi.

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