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Regione Lombardia approva la Strategia di Area Interna: 14 milioni per la Val Seriana e Val di Scalve

La Strategia di Area Interna prevede il potenziamento di servizi, turismo, inclusione e impresa. L’assessore regionale Paolo Franco: “Un impegno concreto per lo sviluppo delle nostre valli”

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val seriana clusone foto aftermedia

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato la Strategia di Area Interna per la Valle Seriana e la Val di Scalve, la prima in assoluto a essere adottata in Lombardia su proposta dell’assessore a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori. Il piano, dal valore complessivo di 14,36 milioni di euro, mira a rafforzare i servizi, migliorare l’attrattività del territorio e contrastare lo spopolamento delle valli bergamasche.

Cosa è la Strategia di Area Interna

Lo schema di accordo sottoscritto oggi rientra nell’ambito della Strategia regionale ‘Agenda del controesodo 2021-2027’, che ha come obiettivi il contrasto allo spopolamento e lo sviluppo dei servizi essenziali di cittadinanza nelle aree interne.

“L’impegno della Regione per le Aree Interne – dichiara l’assessore Sertori – è costante e passa per dialoghi continui con le realtà territoriali per arrivare a definire un documento di strategia territoriale di sviluppo locale, la cosiddetta Strategia d’Area”.

“Una Strategia importante – continua l’assessore – sostenuta da un consistente impegno finanziario da parte della Regione Lombardia che mette a disposizione ben 14.310.000 euro, composti da fondi dei programmi comunitari (FESR e FSE+) integrati da risorse regionali, nell’ambito dell”Agenda del Controesodo’ cui si affiancano 20.000 euro del Comune di Parre e 30.000 euro della Comunità Montana della Valle Seriana per un valore totale di 14.360.000 euro”.

La Strategia di sviluppo territoriale prevede come beneficiari gli enti locali (Comunità Montane e Comuni), altri enti (Parco delle Orobie e Ambiti territoriali sociali), micro e piccole e medie imprese ed enti erogatori della formazione appartenenti dell’Area Interna.

“Fin dalla scorsa legislatura, quando ero consigliere regionale, ho lavorato perché queste valli ottenessero il sostegno che meritano”, ha dichiarato Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing sociale. “Oggi, da assessore, continuo questo percorso con determinazione. La strategia delle Aree Interne è uno strumento concreto per valorizzare i nostri territori, offrire nuove opportunità e migliorare la qualità della vita”.

Un piano da oltre 14 milioni: sviluppo dal basso e sinergie locali

La strategia, dal titolo “Luoghi in sinergia. Una strategia di sviluppo innovativo per la crescita sostenibile, intelligente e inclusiva della Valle Seriana e di Scalve”, è frutto di un lungo lavoro condiviso con la Comunità Montana Valle Seriana (capofila), le amministrazioni locali e Regione Lombardia. L’approvazione ufficiale è stata seguita dall’annuncio della firma, prevista nei prossimi giorni, dell’Accordo di collaborazione tra Regione e Comunità Montana.

“Mettiamo in campo oltre 14 milioni per rispondere ai bisogni reali dei territori”, ha aggiunto Franco. “Nessuna imposizione dall’alto: tutto è frutto del confronto e della vicinanza con chi vive la montagna ogni giorno”.

Anche il consigliere regionale bergamasco Michele Schiavi (Fratelli d’Italia) ha commentato con soddisfazione: “È una giornata storica. Questo risultato premia il lavoro fatto insieme agli enti locali. Sono orgoglioso di aver seguito il progetto fin da quando ero sindaco e consigliere delegato in Comunità Montana”.

Gli interventi principali: servizi, cultura, turismo e inclusione

La Strategia d’area, denominata ‘Luoghi in sinergia. Modelli di sviluppo innovativo per la crescita sostenibile, intelligente e inclusiva delle Valli Seriana e di Scalve’, vede come soggetto capofila la Comunità Montana Valle Seriana e interessa i seguenti Comuni: Albino, Alzano Lombardo, Ardesio, Aviatico, Casnigo, Castione della Presolana, Cazzano Sant’Andrea, Cene, Cerete, Clusone, Colzate, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Gandellino, Gazzaniga, Gorno, Leffe, Nembro, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Parre, Peia, Piario, Ponte Nossa, Pradalunga, Premolo, Ranica, Rovetta, Selvino, Songavazzo, Valbondione, Valgoglio, Vertova, Villa di Serio e Villa d’Ogna, Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve e la Comunità Montana di Val di Scalve.

Il piano prevede una serie di interventi sovracomunali in diversi ambiti: sociale, cultura, formazione, impresa e turismo. Tra i principali progetti finanziati:

Poli innovativi:

  • Polo dei Servizi a Clusone (ex Collegio Angelo Maj): sede di GAL, Informagiovani, coworking, Ufficio di Piano, congressi.
    Investimento: 5 milioni di euro (3 da Regione)

  • Polo della Biodiversità delle Orobie a Valcanale: museo, spazi didattici e foresteria per ricercatori.
    2,35 milioni di euro

  • Polo del Sociale ad Albino: spazi riqualificati per servizi alla persona.
    1 milione di euro

  • Polo culturale in Val di Scalve: museo sul disastro del Gleno.
    1 milione di euro

  • Servizi psico-sociali a Nembro per adolescenti.
    500.000 euro

  • Infopoint turistico e spazio artistico ad Alzano Lombardo.
    250.000 euro

Mobilità e sport:

  • Collegamento ciclopedonale Valle Seriana – Laghi Bergamaschi.
    1 milione di euro

  • Riqualificazione piscine di Casnigo, Rovetta e Parre.
    1,2 milioni di euro totali

Inclusione sociale, formazione e impresa

Oltre alle opere infrastrutturali, la strategia investe in inclusione, formazione e supporto all’economia locale:

  • 1,3 milioni di euro per il sociale, inclusi progetti per disabilità, famiglie e reti territoriali.

  • 200.000 euro per un nuovo percorso di formazione post-diploma sul territorio.

  • 2,6 milioni di euro per bandi a favore di imprese locali, con attenzione a turismo, start-up e PMI.

Un modello da replicare

“Le aree interne non sono aree da assistere, ma territori su cui investire per costruire futuro, occupazione e qualità della vita”, ha concluso Schiavi. “Con questo piano, Regione Lombardia risponde con strumenti concreti e condivisi alle esigenze di chi vuole continuare a vivere, lavorare e studiare nelle nostre valli”.

L’esperienza della Valle Seriana e della Val di Scalve potrà ora diventare un modello replicabile per altre aree interne lombarde, nel segno della prossimità, sostenibilità e sviluppo dal basso.

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