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A Parre la 29^ edizione della Sagra del Capù e Festival del Folclore
Nel fine settimana torna a Parre una delle feste più attese dell’estate: la 29^ edizione della Sagra del Capù e Festival del Folclore

Nel fine settimana torna a Parre, in alta Valle Seriana, una delle feste più attese dell’estate bergamasca: la 29^ edizione della Sagra del Capù e Festival del Folclore presso il Pala Don Bosco dell’Oratorio. L’evento è organizzati dal Gruppo Folcloristico Lampiusa.
Protagonista indiscusso della manifestazione è il Capù, piatto tipico della tradizione gastronomica di Parre proposto con una ricetta di magro: il ripieno viene preparato solamente con pangrattato e formaggio stagionato ed è racchiuso in foglie di verza che danno il tocco di gusto a questo delizioso involtino. Il menù delle due serate sarà arricchito anche da altri prodotti locali e dal gusto genuino.
Abbinare storia della tradizione alimentare a una valorizzazione più ampia del patrimonio immateriale del territorio, con i suoi usi e costumi, è la caratteristica di questo appuntamento parrese che unisce alla buona cucina, momenti di animazione folcloristica. Quest’anno, grazie all’instancabile lavoro di ricerca e approfondimento del Gruppo Lampiusa, Parre darà il benvenuto al gruppo “Gruppo Folk Intragnas” da Porto Torres Sardegna
Il programma della Sagra del Capù
La Sagra prenderà il via sabato 2 agosto dalle ore 19.00 con l’apertura delle cucine per degustare i rinomati Capù. A seguire è in programma l’esibizione “Gruppo Folk Intragnas” con canti e balli tradizionali. A seguire intrattenimento musicale con l’orchestra di liscio “Berry Band”
Domenica 3 agosto dalle ore 12.00 apertura cucine e alle ore 14.30 esibizione folcloristica del “Gruppo Folk Intragnas”. A seguire intrattenimento musicale con il Duo Claudio e David. Alle ore 17.00 chiusura della manifestazione.
A conclusione degli spettacoli, sabato sera è prevista l’immancabile tombolata e poi intrattenimento musicale per chi desidera ballare. Domenica seguirà l’estrazione dei biglietti per la sottoscrizione a premi.
Durante la manifestazione sarà inoltre allestito “l’angolo antico”: qui uomini e donne vestiti con il seicentesco costume tradizionale parrese accoglieranno i presenti con dimostrazioni di antichi mestieri tra cui la preparazione dei capù ma anche la costruzione di gerlini o la realizzazione di scarpe di pezza.
I gruppi Folcloristici
Nel 1968 nasce il Gruppo Folcloristico Lampiusa, che nel gergo dei pastori (gaì) significa “Luna”. Oggi l’attività principale del gruppo è di riproporre spettacoli con balli tradizionali, in Italia e all’estero, inoltre da una ventina d’anni, il gruppo si propone come organizzatore di spettacoli, di gemellaggio con le regioni italiane o con gruppi di altre nazioni, mescolando il sano sapore del folclore con quello dei cibi tipici locali. Oltre al fascino del suggestivo costume, il Gruppo Lampiusa deve la sua spettacolarità ad un repertorio che recupera e ripropone i valori di una civiltà semplice ed originale. Il Gruppo Folcloristico Lampiusa è scritto alla FITB del Comitato Regionale Lombardo.
Gruppo Folk Intragnas è una “giovane” Associazione Culturale Sarda nata nel 2006 con lo scopo di promuovere e valorizzare ogni forma di aEvità culturale e folklorisHca. Nel tempo la visione stessa dell’Associazione, pur mantenendo gli scopi iniziali, allarga gli orizzonH: nasce l’esigenza di riscoprire le tradizioni locali, balli, costumi e quant’altro possa aver ruotato intorno al passato. TuOo ciò porta Intragnas ad intraprendere un lungo lavoro di ricerca su fonH iconografiche e leOerarie.
L’impegno verso la riscoperta dei valori, nonché la ricostruzione dell’abito, e di una idenHtà storica, è cresciuta, avvalorandosi della forte, importante e determinante collaborazione della Soprintendenza Archeologica di Sassari, nella persona del prof. Gianmario DemarHs. Ad oggi si vantano quaOro versioni per l’abito femminile, e due per quello maschile con annesso gabbano (il cappoEno di allora), fra i quali si citano gli abiH di gala, quello maschile ricostruito sulla base di un acquerello anonimo databile aOorno agli anni 1830 – 40 e fa pendant con l’abito femminile di gala appartenente ad un ceto sociale elevato, parHcolare per il grembiule “influenzato” dallo sHle spagnolo. Le ulHme ricerche portano a realizzare e presentare in sfilata al Redentore la veste del neonato dell’800 in lino (ceto medio-elevato), e la veste del neonato del ceto elevato, sempre di quell’epoca, in seta moirè, riscuotendo quest’ulHma parHcolare successo fra i membri della giuria.
Nel corso degli anni l’associazione organizza innumerevoli evenH culturali e non, tra il più importante c’è l’organizzazione e la realizzazione della prima edizione della FESTHA DI LI BAINZINI (Festha Manna), ovvero la festa in onore dei SanH MarHri, Gavino, Proto e Gianuario, patrono di Porto Torres. Numerosi Gruppi Folk in abito tradizionale dei paesi di appartenenza hanno preso parte alla processione dei SanH MarHri. Nel paHo della Basilica di San Gavino, a suon di organeOo, i vari gruppi hanno danzato coinvolgendo il pubblico presente. Durante il corso degli anni questa manifestazione viene arricchita con la rete dei comuni di San Gavino. In streOa collaborazione con il comune di Porto Torres nasce un rapporto di scambio religioso-culturale con tuE i paesi che hanno come patrono San Gavino.
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