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Cronaca

Slitta al 29 agosto il termine per aderire alla class action europea contro Booking.com

Slitta al 29 agosto il termine (prima fissato al 31 luglio) per aderire all’azione legale collettiva paneuropea contro Booking.com

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La class action europea contro Booking.com ha raccolto oltre 10mila adesioni. Gli hotel si sono registrati sulla piattaforma www.mybookingclaim.com per richiedere un risarcimento per i danni finanziari causati dalle clausole anticoncorrenziali che il portale ha imposto per anni. In risposta alle pressanti richieste pervenute e per venire incontro alle esigenze degli operatori alberghieri durante l’intensa stagione estiva, la scadenza per la registrazione (inizialmente fissata a domani,  31 luglio) è stata prorogata di quattro settimane, fino al 29 agosto 2025.

Class action europea contro Booking.com per aiutare gli hotel a recuperare le perdite

L’azione legale collettiva paneuropea, sostenuta da HOTREC, Federalberghi e da oltre 30 associazioni alberghiere nazionali, mira ad aiutare gli hotel a recuperare le perdite subite a causa delle clausole di parità tariffaria (cosiddetta parity rate), che secondo la Corte di Giustizia Europea violano il diritto della concorrenza dell’Unione europea (sentenza C-264/23 del 19 settembre 2024). La sentenza della Corte di giustizia europea del 2024 (causa C-264/23) ha confermato che le clausole di parità di Booking.com che impedivano agli hotel di offrire prezzi più bassi o una migliore disponibilità attraverso altri canali, violano le regole di concorrenza dell’Unione Europea. Queste clausole hanno portato a tassi di commissione gonfiati, soppressione delle prenotazioni dirette e distorsione della concorrenza sul mercato online.

L’azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance, supportata da un team internazionale di legali ed economisti esperti nel campo della concorrenza,  e sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, consentendo un approccio unificato ed efficiente all’esecuzione in tutta Europa. L’azione è sostenuta dalle associazioni nazionali degli albergatori di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera.

Grazie al finanziamento di alcuni fondi specializzati, la partecipazione rimane gratuita e senza rischi per gli hotel.
Gli hotel che desiderano partecipare all’azione possono registrarsi tramite www.mybookingclaim.com in pochi minuti. È l’occasione per dimostrare unità e compattezza della categoria, di fare sentire la propria voce a fianco di tutti gli hotel d’Europa e di recuperare somme anche considerevoli, versate dal 2004 ad oggi. Dopo anni di controversie abbiamo un’occasione concreta da sfruttare “sottolinea Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo. L’ iniziativa invia un messaggio chiaro, come sottolineato da Federalberghi: le pratiche abusive nel mercato digitale non saranno più tollerate dal settore alberghiero in Europa.

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