Cronaca
Scuola primaria a Bergamo: coperti solo il 16% dei posti di sostegno, restano vacanti 300 cattedre
Nella scuola primaria di Bergamo coperti solo 54 posti su 333 disponibili sul sostegno. CISL Scuola lancia l’allarme: “Serve stabilità, non precarietà”. Ecco i dati e le prospettive.

La situazione del sostegno scolastico nella scuola primaria bergamasca è allarmante: la mini call veloce attivata nella provincia ha prodotto risultati estremamente limitati. Dei 333 posti disponibili, soltanto 54 sono stati assegnati, pari al 16,21% del totale. Restano quindi scoperti 279 posti, ossia l’83,78% delle cattedre.
Cos’è la mini call veloce e perché non funziona
La mini call veloce è una procedura che consente ai docenti inseriti nella prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) di accedere a incarichi su posti di sostegno disponibili in province diverse da quelle di iscrizione.
A livello nazionale il bilancio è altrettanto negativo: su 7.287 posti disponibili, sono state effettuate solo 1.456 assunzioni, pari al 19,98%, lasciando 5.831 cattedre scoperte.
Situazione critica nella scuola primaria di Bergamo
Secondo Paola Manzullo, segretaria generale di CISL Scuola Bergamo, “le criticità nella scuola primaria risultano particolarmente accentuate, con centinaia di posti rimasti vacanti”. Nelle scuole dell’infanzia e negli istituti di primo e secondo grado, invece, non vi erano disponibilità attribuibili tramite mini call veloce.
I numeri delle assunzioni: pochi docenti, molte cattedre vacanti
Le assunzioni a tempo determinato per il sostegno dalla prima fascia GPS restano molto limitate:
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Scuola dell’infanzia: 2 docenti assunti
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Scuola primaria: 15 docenti
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Scuola secondaria di I grado: 34 docenti
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Scuola secondaria di II grado: 27 docenti
Restano scoperti per le supplenze:
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111 posti nella scuola dell’infanzia
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824 nella scuola primaria
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353 nella secondaria di I grado
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226 nella secondaria di II grado
La situazione è in netto peggioramento rispetto all’anno precedente, con ulteriori posti che verranno assegnati in deroga nel corso dell’anno dall’USR.
CISL Scuola: “Serve stabilizzazione del personale di sostegno”
“La precarietà del personale di sostegno – continua Manzullo – si traduce inevitabilmente in precarietà dell’offerta formativa. Dietro le percentuali ci sono migliaia di alunni con disabilità e le loro famiglie, che hanno diritto alla continuità didattica e a un progetto educativo stabile”.
CISL Scuola chiede misure strutturali:
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Stabilizzazione dei docenti specializzati
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Maggiore investimento strutturale nel sostegno
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Potenziamento dei percorsi di formazione e specializzazione (come quelli avviati dall’INDIRE)
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Aumento dell’organico stabile, non solo delle cattedre
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