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Cultura

Clusone dà voce all’arte: arrivano i “quadri parlanti” al MAT

Un’esperienza immersiva, inclusiva e innovativa trasforma la visita al MAT, Museo Arte Tempo di Clusone

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Quadri parlanti Mat Clusone (3)

Prosegue il cammino di Clusone verso un turismo culturale sempre più accessibile, innovativo e inclusivo. Al MAT – Museo Arte Tempo sono arrivati i “quadri parlanti”, un progetto narrativo e tecnologico all’avanguardia che guida i visitatori tra le sale del museo attraverso la voce dei personaggi ritratti nelle opere.

Un progetto che unisce arte, tecnologia e accessibilità

L’iniziativa è stata ideata dal Comune di Clusone con il supporto di Promoserio, il partner strategico per lo sviluppo turistico del territorio. Questo nuovo strumento di visita si inserisce all’interno di un più ampio percorso verso l’accessibilità culturale, già avviato con l’installazione della nuova segnaletica interattiva cittadina, finanziata dal PNRR nell’ambito del progetto “Itinerari culturali inclusivi”.

“Grazie a questo progetto portiamo letteralmente in vita le opere del MAT – commenta con entusiasmo Alessandra Tonsi, assessore alla Cultura del Comune di Clusone –. Con i ‘quadri parlanti’, ogni visitatore potrà vivere un’esperienza coinvolgente e immersiva. Sarà il patrimonio stesso a raccontarsi, guidando alla scoperta delle bellezze del museo e della città.”

Tre ritratti, tre voci, un’unica esperienza immersiva al MAT di Clusone

 Il percorso dei quadri parlanti si snoda su due piani del museo ed è articolato in tre tappe principali:

  1. Ritratto di nobildonna (Ignoto pittore bergamasco, ca. 1730) – Introduce i visitatori al salone d’onore affrescato, con i grandi teleri di Antonio Cifrondi ispirati alla concordia familiare e alla storia di Cambise II.

  2. Ritratto di Carlo Sant’Andrea (Francesco Bergametti, 1859–1860) – Conduce alla suggestiva Galleria dei Vizi e delle Virtù, arricchita da contenuti multimediali dedicati.

  3. Ritratto dell’ingegner Virgilio Castelli (Giovanni Trussardi Volpi, ca. 1907–1908) – Apre le porte al primo piano, tra orologi meccanici e mostre temporanee, fino ad accompagnare all’esterno del museo, con un invito a visitare il Parco Nastro Azzurro tramite QR code.

I contenuti sono già disponibili in italiano, inglese e ucraino, e a breve sarà attivato anche un servizio di audiodescrizione, pensato per persone ipovedenti e non vedenti, che potranno così “vedere” con l’ascolto.

Un museo per tutti, senza barriere

“Con i quadri parlanti il MAT compie un ulteriore passo avanti – sottolinea Marco Migliorati, presidente di Promoserio –. Non si tratta solo di tecnologia, ma di mettere le persone al centro. Vogliamo offrire un’esperienza intuitiva, emozionante e davvero fruibile da tutti, senza barriere linguistiche o sensoriali.”

L’iniziativa si inserisce nel più ampio disegno di valorizzazione culturale e turistica di Clusone, sempre più attenta a coniugare tradizione e innovazione, bellezza e accessibilità. È il frutto di una sinergia efficace tra Comune, Promoserio e partner creativi, che rende la città un modello di destinazione culturale sostenibile e inclusiva.

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