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Gestire la sicurezza delle password tra lavoro remoto e cloud: le nuove priorità

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Ragazza lavora su notebook

Negli ultimi anni il lavoro ha subito una trasformazione radicale. L’adozione diffusa dello smart working, insieme alla centralità delle piattaforme cloud, ha portato nuove opportunità ma anche sfide di sicurezza.

Uno degli aspetti più delicati è la gestione password, spesso sottovalutata nonostante rappresenti il primo baluardo contro violazioni e accessi non autorizzati.

Se prima le credenziali venivano utilizzate principalmente per l’accesso a computer aziendali e reti interne, oggi devono proteggere decine di applicazioni distribuite tra strumenti di collaborazione, archiviazione online e servizi di videoconferenza.

Questo cambiamento rende fondamentale adottare pratiche di sicurezza più consapevoli e integrate.

Password e lavoro remoto: nuove vulnerabilità

Il lavoro a distanza ha moltiplicato i punti di accesso ai sistemi. Ogni dipendente si collega da luoghi e reti differenti, spesso senza le stesse garanzie di sicurezza informatica presenti in ufficio. La combinazione di dispositivi personali, Wi-Fi domestici non sempre protetti e una crescente dipendenza da servizi cloud apre scenari a dir poco complessi.

Ecco che l’utilizzo di password deboli o riutilizzate diventa una delle principali vulnerabilità. Ancora oggi molti utenti preferiscono combinazioni semplici per comodità, ignorando i rischi legati a furti d’identità e accessi illeciti.

La protezione dei dati aziendali non può quindi dipendere solo dal singolo individuo. Richiede politiche chiare, formazione costante e strumenti che semplifichino l’adozione di comportamenti corretti.

La crescente consapevolezza sul tema ha portato diverse realtà, tra cui Proton, a proporre soluzioni che integrano praticità e protezione avanzata sia per imprese che per privati. Questo dimostra come la sicurezza delle credenziali sia diventata una priorità trasversale, che riguarda non solo i reparti IT ma l’intera organizzazione.

Cloud e sicurezza: l’importanza di sistemi integrati

Il cloud è oggi l’infrastruttura di riferimento per molte aziende, dalle PMI fino ai grandi gruppi internazionali. Grazie alla possibilità di accedere ai dati da qualsiasi luogo, il cloud ha reso il lavoro più flessibile e dinamico. Tuttavia, questa apertura comporta anche la necessità di proteggere ogni singolo account con maggiore attenzione.

La gestione password diventa fondamentale in un ambiente dove un’unica credenziale compromessa può mettere a rischio intere infrastrutture. Ecco perché si diffondono pratiche come l’autenticazione a più fattori (MFA), che aggiunge un livello di verifica oltre alla password, oppure l’uso di gestori centralizzati che aiutano a generare e conservare chiavi complesse senza doverle ricordare tutte.

Un altro aspetto da considerare è la conformità normativa.

Molte organizzazioni operano in settori soggetti a regolamentazioni severe in materia di protezione dei dati. Avere un sistema di sicurezza integrato, che includa procedure di recupero sicure e controlli di accesso granulari, significa non solo ridurre i rischi informatici, ma anche garantire la continuità operativa e la fiducia dei clienti.

La trasformazione digitale e l’affermazione del lavoro remoto hanno cambiato per sempre il modo in cui le aziende gestiscono la sicurezza. La protezione dei dati non può più basarsi esclusivamente su firewall o reti chiuse. Si gioca sempre più spesso sul terreno della gestione password e delle buone pratiche individuali.

Le nuove priorità richiedono un approccio condiviso, dove strumenti, formazione e responsabilità si intrecciano.

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