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Cronaca

Caccia, approvata delibera per l’individuazione di 23 valichi montani

La delibera individua i 23 valichi montani oggetto di disciplina venatoria garantendo chiarezza normativa per la stagione in corso

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Regione Lombardia ha approvato su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, la delibera che individua i 23 valichi montani oggetto di disciplina venatoria, recependo le novità introdotte dal recente DDL Montagna e garantendo così chiarezza normativa per la stagione in corso, dopo che lo scorso maggio una sentenza del TAR aveva vietato la caccia su 475 valichi montani lombardi, pari a oltre 90.000 ettari di territorio.

“Con questa delibera – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – diamo seguito al lavoro del Governo che ha portato all’approvazione del DDL Montagna, restituendo ai cacciatori lombardi regole chiare e coerenti. Si torna quindi alla situazione dello scorso anno, con 23 valichi individuati secondo criteri oggettivi e mettendo così fine a interpretazioni arbitrarie e a decisioni che rischiavano di paralizzare l’attività venatoria senza nessuna valida spiegazione scientifica a supporto”.

Caccia: i valichi individuati rispetteranno le norme vigenti

I valichi individuati sono stati cartografati negli allegati tecnici e saranno soggetti a limitazioni differenziate in base al contesto ambientale. Dove già presenti oasi di protezione, Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC), aree naturali protette o Zone di Protezione Speciale (ZPS), si applicheranno le norme di tutela vigenti; negli altri casi saranno valide le disposizioni previste dalla normativa regionale e nazionale in materia e dalle prescrizioni del calendario venatorio.

La delibera sarà quindi trasmessa al Consiglio regionale per l’adozione degli atti di competenza.

“Si tratta – conclude Beduschi – di un atto importante, che tiene insieme il rispetto delle norme europee e nazionali, la salvaguardia della fauna migratoria e il diritto dei cacciatori a esercitare la loro passione in un quadro certo. È la dimostrazione di come Regione Lombardia abbia sempre lavorato per l’individuazione certa dei valichi montani e delle rispettive zone di protezione, così da garantire l’attività venatoria e al contempo l’assoluto rispetto della fauna migratoria”.

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