Cronaca
Sanpellegrino investe 11 milioni sulla Sorgente Nossana
Sanpellegrino investe 11 milioni per un nuovo impianto sulla Sorgente Nossana. Schiavi (FDI): “Ora si torni a parlare del pagamento dei servizi ecosistemici in montagna”.

Un nuovo impianto per la gestione dell’acqua sarà presto realtà a Casnigo, grazie a un importante investimento del Gruppo Sanpellegrino. L’infrastruttura, del valore di 11 milioni di euro, sarà realizzata nei pressi della Sorgente Nossana e successivamente donata a Uniacque Spa, gestore del servizio idrico in provincia di Bergamo.
Un impianto innovativo per la gestione sostenibile dell’acqua
Durante la cerimonia di posa della prima pietra, svoltasi questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Casnigo, il Consigliere Regionale Michele Schiavi (Fratelli d’Italia) ha sottolineato l’importanza di questa sinergia tra pubblico e privato.
“La cerimonia di oggi rappresenta un passo importante del percorso di collaborazione tra una realtà pubblica come Uniacque e una grande azienda privata come Sanpellegrino, che pone al centro una risorsa fondamentale del nostro territorio: l’acqua”, ha dichiarato Schiavi.
L’impianto, che sorgerà sulla Sorgente Nossana – risorsa idrica strategica che fornisce acqua potabile al 40% dei cittadini bergamaschi – sarà all’avanguardia nella gestione dei flussi idrici, in particolare in caso di precipitazioni intense legate al cambiamento climatico.
L’importanza della montagna e dei servizi ecosistemici
Oltre a ringraziare gli attori coinvolti – Sanpellegrino, Uniacque e il Comune di Casnigo – Schiavi ha colto l’occasione per rilanciare un tema spesso trascurato nel dibattito istituzionale: il pagamento dei servizi ecosistemici offerti dalle aree montane.
“È necessario tornare a parlare seriamente di pagamento dei servizi ecosistemici, come previsto dalla legge italiana n. 221 del 2015, ancora in gran parte da attuare”, ha aggiunto Schiavi.
Le montagne, infatti, svolgono un ruolo chiave nella regolazione del ciclo dell’acqua, nella conservazione della biodiversità e nella protezione del territorio. Tuttavia, i comuni montani raramente ricevono un riconoscimento economico per questi servizi, nonostante forniscano benefici essenziali a tutto il territorio.
Un modello di collaborazione pubblico-privato replicabile
L’iniziativa promossa da Sanpellegrino rappresenta un esempio virtuoso di investimento sostenibile e di attenzione per il territorio montano, che potrebbe diventare un modello replicabile in altre aree italiane.
Con questo progetto, si rafforza il concetto che valorizzare le risorse naturali non significa solo preservarle, ma anche riconoscere il ruolo strategico delle comunità locali che le custodiscono.
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