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L’Atalanta luccica in Champions, battuto il Bruges 2-1
L’Atalanta ottiene la prima vittoria Champions della stagione e dell’era Juric e conferma una crescita carica di entusiasmo e concretezza

BERGAMO – Una serata di pura adrenalina, a conferma che con il cuore si può davvero andare oltre ogni ostacolo. L’Atalanta ottiene la prima vittoria Champions della stagione e dell’era Juric e conferma una crescita carica di entusiasmo e concretezza.
L’Atalanta riprende il cammino Champions dove l’aveva abbandonato lo scorso febbraio. È cambiato il nome dello stadio (ora New Balance Arena) ma non l’avversario, che è ancora il Bruges capace sette mesi fa di negare all’Atalanta la qualificazione agli ottavi.
Juric vara un undici con non poche novità: le più eclatanti sono quelle di Ederson e Lookman, di nuovo titolari dopo infortunio e protesta. In campo ci sono Carnesecchi, Ahanor, Djimsiti, Kossounou, Bernasconi, Ederson, De Roon, Bellanova, Pasalic, Lookman, Krstović.
La partita nella prima mezz’ora è molto combattuta, con l’Atalanta che si fa pericolosa in avanti, ma fatica a trovare spunti concreti in area. Il pericolo maggiore arriva con un tiro dal limite di Bernasconi su lalla in uscita da corner. Il Bruges ottiene invece il vantaggio al 38′, con un pallone sciagurato perso da De Roon sulla trequarti e gran tiro a giro di Tzolis che supera l’incolpevole Carnesecchi: 0-1. L’Atalanta accusa il colpo e non trova nuove trame per tornare ad essere pericolosa. Il vantaggio belga resiste sino al riposo.
Nella ripresa l’Atalanta va all’assalto con lucidità e nuove energie, che arrivano anche da Musah, Samardzic e, soprattutto, Sulemana. Dopo alcune situazioni in area che per poco non portano al pari e un paio di ottimi interventi del portiere belga, la svolta arriva al 74′. Pasalic crede fino all’ultimo al recupero di un pallone vagante in area e ottiene un calcio di rigore insperato per fallo del portiere. Sul dischetto Samardzic è glaciale e spiazza Jackers: 1-1.
L’onda emotiva si alza nello stadio, Sulemana ne è paladino e poco importa se in difesa si perdono di nuovo palloni sanguinosi. All’87’ una bella combinazione su corner fra Samardzic e Musah, libera Pasalic al centro. Il croato, migliore in campo, calcia un “penalty di testa” ed esplode di gioia con la Nord incontenibile. È 2-1, è vittoria, è vendetta sportiva. L’Atalanta del Gasp luccica nei ricordi, ma quella di Juric brilla di luce propria. Adòss!
Giambattista Gherardi
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