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Cronaca

Trapianti pediatrici, in uso al Papa Giovanni XXIII un nuovo software 3D

L’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si è dotato di un software di ultima generazione per la ricostruzione tridimensionale delle immagini diagnostiche

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trapianti pediatrici papa giovanni
da sinistra: Zambelli, Pinelli, D'Antiga, Locati, Lazzaroni, Colombi, Guerini. Sullo schermo, un'immagine 3D di un fegato preliminare a un trapianto su un bambino 

Grazie alla donazione dell’Associazione Amici della Pediatria – maggiore sostenitore del progetto – e al prezioso contributo dell’impresa Fratelli Ghilardi e dell’Associazione We Parents della Bilingual British School, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si è dotato di un software di ultima generazione per la ricostruzione tridimensionale delle immagini diagnostiche.

Lo strumento è stato destinato all’Unità di epatologia e gastroenterologia pediatrica e dei trapianti e gestito in collaborazione con la Chirurgia 3 – trapianti addominali ed è già operativo nell’attività di trapianto di fegato sui bambini. Grazie a un algoritmo di AI, il software permette di ricostruire in 3D organi e strutture anatomiche, supportando i medici nella pianificazione pre-operatoria, guidando il chirurgo durante l’intervento e consentendo la verifica post-operatoria dei risultati. Grazie ad un lavoro multidisciplinare delle équipe coinvolte nello studio dei singoli casi, questa tecnologia aumenta la sicurezza e la precisione in sala operatoria e favorisce una ripresa con minor rischio di complicanze.

Trapianti pediatrici: software presentato alla Direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII

Il software è stato presentato ufficialmente in una sala della Direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII alla presenza dei benefattori. Per l’Associazione Amici della Pediatria ha partecipato la presidente Milena Lazzaroni con alcuni volontari. Tra chi ha aiutato l’associazione a completare la raccolta fondi per la generosa donazione c’erano ancheNicolò Colombi, consulente dell’impresa Fratelli Ghilardi, e Andrea Guerini, in qualità di presidente dell’Associazione We Parents della Bilingual British School. Per l’ASST Papa Giovanni XXIII erano presenti Francesco Locati, Direttore generale, Lorenzo D’Antiga, Direttore della Pediatria e del Dipartimento Materno-infantile e pediatrico, Domenico Pinelli e Marco Zambelli, rispettivamente Direttore e chirurgo della Chirurgia 3 – trapianti addominali.

Le dichiarazioni

“L’adozione di Synapse – ha spiegato Milena Lazzaroni – è un impegno che l’Associazione ha scelto di perseguire con determinazione, al fine di offrire ai bambini in attesa di trapianto più possibilità di cura e prospettive concrete di successo terapeutico. Siamo onorati di poter contribuire a un percorso così significativo, che rappresenta non solo un avanzamento scientifico, ma soprattutto un dono di speranza e di nuova vita per tanti bambini e per le loro famiglie”.

Un ringraziamento è arrivato ai benefattori dal Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, Francesco Locati: “I volontari dell’associazione Amici della Pediatria ed i loro partner promuovono ininterrottamente iniziative concrete, per sostenere i pazienti più piccoli ricoverati e allo stesso tempo l’attività clinica dei nostri professionisti impegnati nella cura delle malattie dell’età pediatrica. Stiamo utilizzando questa tecnologia per migliorare ulteriormente i risultati dell’attività di trapianto di fegato, un’attività clinica che vede il nostro Ospedale tra i centri più attivi in Italia ed in Europa”.

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