Cronaca
Odio politico, a Nembro imbrattato il dehor del Modernissimo. Il sindaco: “Clima sereno, non ci spieghiamo questo gesto”
La scritta fuori dal Modernissimo a Nembro sarebbe stata accompagnata da un simbolo che riporta ad un gruppo neofascista degli anni Sessanta
“Un rosso buono è un rosso morto” è questa la scritta comparsa nella notte tra sabato e domenica a Nembro sul plexiglass del dehor del bar del teatro Modernissimo, bar gestito da anni dalla Cooperativa Gherim. La scritta sarebbe stata accompagnata da un simbolo che riporta ad un gruppo neofascista degli anni Sessanta. Un gesto preoccupante sui cui stanno indagando le forze dell’ordine.
Scritte fuori dal Modernissimo: il commento dell’Amministrazione
“Si tratta di un gesto grave – commenta il Sindaco, Gianfranco Ravasio, raggiunto al telefono -, che richiama momenti bui della nostra storia e che nulla ha a che vedere con i valori di dialogo e rispetto che la nostra comunità promuove ogni giorno. Ieri mattina mattina le forze dell’ordine hanno effettuato un sopralluogo per accertare i fatti e avviare le indagini necessarie a individuare i responsabili. L’episodio arriva dopo una serie di iniziative pubbliche organizzate a Nembro per la pace, contro ogni guerra e per la solidarietà tra i popoli: appuntamenti che hanno sempre voluto unire, non dividere. Le scritte non solo hanno danneggiato un bene comune, ma hanno cercato di colpire anche il significato profondo di un luogo simbolo di cultura, incontro e inclusione”.
La scritta, vista presto al mattino, è stata denunciata e poi rimossa. Al lavoro la Polizia Locale e i Carabinieri che stanno visionando le videocamere della Piazza e delle vie limitrofe per dare un volto ai responsabili.
“Non ci spieghiamo – continua Ravasio – i motivi di questo gesto e ci auguriamo sia la bravata di qualcuno che l’ha fatto senza coscienza di quello che stava facendo. Il clima che si vive a Nembro è sereno ed è sempre stato di inclusione e mai di contrapposizione. L’Amministrazione comunale condanna con fermezza quanto accaduto ed esprime piena solidarietà alla cooperativa sociale Gherim, che da anni gestisce con impegno e sensibilità questo spazio, punto di riferimento per tutta la cittadinanza. Confidiamo – conclude il Sindaco – nel lavoro delle forze dell’ordine affinché si possa fare al più presto chiarezza sull’accaduto”.
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