Cronaca
Chi è l’aggressore di Milano che aveva già colpito 10 anni fa in Val Seriana
Ex-aggressore torna a colpire dopo dieci anni: a Bergamo riapre il caso di Vincenzo Lanni che nel 2015 aveva aggredito due anziani in Val Seriana
																								
												
												
											La notizia di piazza Aulenti ha riacceso la cronaca bergamasca: l’aggressore infatti è Vincenzo Lanni. Il bergamasco nel 2015 agì con la stessa modalità nei confronti di 2 anziani (qui l’articolo dell’epoca).
I fatti del 22 agosto 2015
Quel giorno Lanni colpì due pensionati in due aggressioni separate. La prima, a Villa di Serio: un uomo seduto su una panchina riceve una coltellata superficiale davanti a un bar. Dodici ore dopo, ad Alzano Lombardo, un ottantenne avverte un dolore alla schiena entrando in biblioteca: gli era stato piantato un coltello durante il passaggio in un sottopassaggio. Fortunatamente il polmone non fu intaccato e l’uomo venne operato.
Le indagini partirono dalla prima aggressione. Le telecamere di banche e locali ripresero un uomo — poi identificato dalla vittima — con una borsa di tela contenente l’arma: un coltello da cucina con manico di plastica bianco e lama di 23 cm. Testimonianze di avventori e bibliotecari indirizzarono i carabinieri verso Lanni, riconosciuto come frequentatore silenzioso della biblioteca. La sera stessa i militari bussarono alla sua porta.
Profilo dell’imputato e processo
Nel corso del processo emerse che Lanni soffriva di un disturbo schizoide della personalità e aveva una capacità di intendere e di volere «grandemente scemata». Lui dichiarò di non ricordare cosa gli fosse scattato e inviò una lettera di scuse ai feriti, ammettendo di non essere stato «in sé». Fu condannato a otto anni di carcere e a tre anni di Rems (strutture di riabilitazione per condannati con problemi mentali).
Dalle ricostruzioni emergeva il profilo di un uomo isolato: originario di Bergamo, senza precedenti penali e mai in cura psichiatrica prima degli eventi, aveva perso il lavoro di programmatore tre anni prima e viveva in un residence come unico ospite stabile. Non aveva rapporti sociali.
Domande aperte e ripercussioni
Ora Lanni, scontata la sua pena, era un uomo di nuovo libero ma il ripetersi di un’aggressione analoga a distanza di dieci anni solleva dubbi sull’efficacia dei percorsi di riabilitazione e sul monitoraggio delle persone con disturbi psichici che hanno commesso reati violenti.
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