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Atalanta inguardabile, il Sassuolo passeggia 0-3. Juric al capolinea?

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BERGAMO –  Un’Atalanta semplicemente inguardabile, senza idee e, soprattutto, senza cuore. Finisce 0-3 alla New Balance Arena di Bergamo l’anticipo dell’undicesima di campionato.

Nell’undici iniziale Juric vara alcune rotazioni, suggerite dal fatto che l’Atalanta è alla settima partita in venti giorni. In difesa torna titolare Hien al posto di Djimsiti, festeggiato dal presidente Percassi per le 300 partite in neroazzurro. A metà campo dentro Pasalic al posto di De Roon e in attacco fiducia a Samardzic, match winner di Marsiglia in Champions al posto di De Ketelaere.

In campo ci sono Carnesecchi, Kossounou, Hien, Ahanor; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta, Samardzic, Lookman, Krstovic.Il primo squillo dell’Atalanta sotto la Morosini arriva all’8′ con Krstovic che difende un bel pallone al limite e allarga per il cross di Bellanova che raggiunge Lookman solo sul secondo palo. Il tiro a botta sicura del nigeriano viene salvato incredibilmente da Idzes a pochi passi dalla linea.

Atalanta sotto ritmo per tutta la partita

Chi si aspetta che l’occasione dia la stura ad un’Atalanta feroce resta clamorosamente deluso: la squadra gioca sotto ritmo e con continui passaggi orizzontali a metà campo che irretiscono non poco anche il pubblico. Alla mezz’ora una leggerezza difensiva di Hien libera Pinamonti in area, che scavalca Carnesecchi. Il portiere finisce per stendere il centravanti emiliano ed è rigore, che Berardi trasforma spiazzando Carnesecchi: 0-1. La reazione atalantina è molle e imprecisa e si va al riposo con non pochi giustificati fischi.Ad inizio ripresa Juric opta per un’Atalanta più offensiva e toglie Ederson (infortunato) e Kossounou inserendo De Ketelaere e Dijmsiti. Samardzic finisce a metà campo in un’inedita coppia con Pasalic. È il preludio al ko definitivo, poichè il Sassuolo trova praterie in ripartenza e dopo due minuti raddoppia con Pinamonti (servito da Berardi che cavalca a destra): 0-2. Al 67′ arriva addirittura il terzo gol con Bernardi e per Juric è notte fonda. La girandola di cambi (Scamacca per Krstovic, Sulemana per Lookman, Zalewski per Zappacosta) non sortisce alcun effetto. Il primo tiro (fuori) è di Zalewski all’84’. Nulla riesce ad accendere una squadra apparsa senza idee, lontanissima parente di quella intravista a Marsiglia e se possibile peggiore di quella non vista ad Udine. La scintilla potrà arrivare durante la sista? Difficile dirlo, salvo decisioni drastiche rispetto alla panchina di Juric. Non sembra sia impossibile…

dal nostro inviato allo stadio, Giambattista Gherardi

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