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Cronaca

Ad Albino un pomeriggio di festa per il primo anno della “Casa di Gioia”

La Casa di Gioia ad Albino compie un anno: domenica 23 novembre festa aperta a tutti dalle 15 alle 18

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gli ospiti, nel riquadro in alto a destra la casa

La Casa di Gioia celebra il suo primo anno di vita e apre le porte della sede ad Albino in via Rimembranze 6domenica 23 novembre, dalle 15 alle 18, per un pomeriggio di festa, incontri e condivisione. In programma dopo i saluti istituzionali, lo spettacolo di Gianni Giannini “Un pomeriggio di prestigio” e un buffet per condividere un momento di gioia. Un’occasione speciale per conoscere da vicino un progetto che, in poco tempo, è diventato un punto di riferimento per molte famiglie con persone con disabilità del territorio.

Un sogno nato dal bisogno delle famiglie

La Casa di Gioia è il frutto dell’impegno del Gruppo GE.DI., associazione nata 25 anni fa dall’iniziativa di alcune famiglie con ragazzi disabili. Sin dall’inizio l’obiettivo è stato chiaro: condividere difficoltà comuni, sostenersi reciprocamente e costruire percorsi di vita più sereni e concreti per i propri figli.

“Crediamo fortemente che valorizzando e includendo le persone con disabilità – spiega il presidente Adriano Bosio -, arricchiamo la nostra società e creiamo un mondo più equo per tutti”.

Nel corso degli anni GE.DI. è diventata una realtà credibile e attiva, capace di dare risposte concrete alle famiglie. Tra le attività storiche dell’associazione ci sono la gestione della Cascina Roerò, punto di incontro e socialità ai piedi del monte Farno. Inoltre il servizio di trasporto attrezzato per 30 ragazzi diretti ai CDD di Gandino e Fiorano al Serio.

La nascita della Casa di Gioia

Proprio dall’ascolto delle famiglie e dalle nuove esigenze legate alla residenzialità inclusiva è nata l’idea della Casa di Gioia: un luogo pensato per offrire una risposta innovativa e umana al bisogno di autonomia, cura e qualità della vita delle persone con disabilità.

Grazie alla collaborazione con il Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione (C.B.I.), il gruppo “Noialtri”, “Le Ali della Solidarietà” e alla generosità di una volontaria che ha messo a disposizione un immobile, la Casa di Gioia è oggi un punto di riferimento per il territorio.

Una casa vera, aperta al territorio

Situata nel centro di Albino, la struttura è stata progettata per essere un ambiente familiare e accogliente, dove ogni ospite possa sentirsi davvero “a casa”.

La Casa di Gioia comprende:

  • locali comuni al piano terra (cucina industriale, sala da pranzo, sala svago);

  • appartamenti per famiglie in difficoltà o adulti con buona autonomia;

  • spazi dedicati a soggiorni brevi e sollievi;

  • un appartamento per 6 giovani con disabilità lieve, progettato per vivere con maggiore autonomia;

  • un grande salone per attività di gruppo e iniziative aperte al territorio;

  • una casetta per la segreteria e le associazioni di volontariato;

  • un orto didattico dove i ragazzi possono occuparsi delle coltivazioni e raccogliere i frutti del loro lavoro.

L’obiettivo è duplice: offrire percorsi di autonomia e qualità della vita agli ospiti e, al tempo stesso, avvicinare la comunità al mondo della disabilità, mostrando come la diversità sia una risorsa e non un limite.

“Il primo compleanno della Casa di Gioia non è solo un traguardo simbolico: è la celebrazione di un anno di impegno, progettazione e vita condivisa – conclude Bosio – per questo vi aspettiamo numerosi”.

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