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L’Atalanta gioca solo nella ripresa, il Napoli vince 3-1
Per essere all’altezza in serie A non può bastare un tempo. Ce lo siamo detti per settimane nell’epoca Juric, ce lo ripetiamo dopo il 3-1 rifilato dal Napoli al “nuova” Atalanta di Raffaele Palladino nell’anticipo di campionato.
Palladino schiera la sua prima Atalanta puntando su un undici logico e collaudato, con difesa a tre, tandem Ederson-De Roon a metà e Pasalic trequartista dietro Lookman e De Ketelaere.
In campo ci sono Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Ahanor, Bellanova, Ederson, de Roon, Zappacosta, Pasalic, De Ketelaere, Lookman.
Il primo tempo è a dir poco traumatico, con l’Atalanta che va al riposo sotto di tre gol. La partita vive una fase di studio di una decina di minuti, poi si comprende come Conte punti molto sulla mobilità di Hojlund capace di abbassarsi e fare da playmaker alto. Il danese ha gioco facile contro Hien che ha un altro passo e diventa l’ideale appoggio delle ripartenze partenopee. A tutto questo si aggiunge un centrocampo con Ederson e De Roon che manca di propulsione.
Il risultato è una mezz’ora fino alla fine del tempo in cui l’Atalanta trova unicamente tre tiri sbilenchi fuori dallo specchio (De Ketelaere, Pasalic e Zappacosta) mentre il Napoli va tre volte in gol con lucida velocità. La sblocca Neres al 17′, dopo un’ottimo appoggio di Hojlund sulla tre quarti e una volata diagonale che gli consente di battere Carnesecchi da centro area: 1-0. La “reazione” è nei tiri di cui sopra, ma al 38′ Neres raddoppia: rilancio sbagliato di Carnesecchi, palla che da metà campo è subito sulla tre quarti del Napoli, tocco di McTominay a Neres spostato a sinistra e diagonale perfetto sul secondo palo: 2-0. Allo scadere arriva anche il tris con Lang, che insacca un bel cross da dentro l’area di Di Lorenzo. 3-0 e strada terribilmente in salita.
Nella ripresa Palladino cambia subito (mai successo con Juric) e inserisce Kossounou a destra in difesa (fuori Ahanor con Dijmsiti che va su Neres) e Scamacca in avanti (fuori Pasalic). Il risultato è subito positivo, perchè dopo 7 minuti arriva il gol di Scamacca, con pregevole girata su cross di Bellanova da destra: 3-1.
Al 62′ dentro anche Zalewski a dar vigore in fascia, al posto di Zappacosta. Dopo un minuto arrivano un bel tiro a giro dal vertice destro di De Ketelaere (alto di pochissimo) e un rasoterra secco di Scamacca che costringe Milinkovic Savic alla deviazione in corner.
Il gol però non arriva, nonostante l’ulteriore spinta arrivata con Samardzic al posto di De Ketelaere. Finisce 3-1, ma con un secondo tempo ricco di indicazioni interessanti e di una personalità forse ritrovata. A Francoforte in Champions e a Bergamo con la Fiorentina speriamo di trovare le prime conferme. Adòss!
Giambattista Gherardi
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