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Cronaca

Casnigo, paziente oncologica senza medico di base: “Situazione inaccettabile”

Senza medico passando per gli Ambulatori Medici Temporanei tra numeri di telefono e APP: l’odissea quotidiana di malati in difficoltà 

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medico di base
una veduta della Val Gandino

La carenza dei medici di base continua a farsi sentire in diverse zone della Val Seriana. In particolare a Casnigo, in Val Gandino, molti cittadini sono rimasti senza medico dopo il pensionamento del dottor Lazzaroni, che aveva già prolungato la sua attività, cessata definitivamente ad agosto.

Senza una comunicazione ufficiale dalla ASST Bergamo Est che gestisce i medici (Dipartimento cure primarie) da fine 2023 – dopo il passaggio di competenza dall’AST (ex ASL) alle aziende ospedaliere – e senza poter mutuarsi in autonomia con un altro medico, tutti i pazienti del dottor Lazzaroni hanno cominciato a divincolarsi tra i numeri di telefono, l’APP e le varie informazioni che riguardano l’accesso agli Ambulatori Medici Temporanei (AMT). I cittadini senza medico in Val Gandino sono circa 1800.

Senza medico passando per gli Ambulatori Medici Temporanei: le odissee quotidiane di malati in difficoltà

“Una procedura tutt’altro che semplice – ci racconta una 61enne, di cui tuteliamo l’identità vista la posizione di fragilità in quanto malata oncologica -. Io me la cavo tra numeri di telefono e l’APP ma vi assicuro che molte persone sole o meno capaci stanno rinunciando a curarsi”.

Di fatto questi cittadini, come tutti quelli senza medico del territorio della Val Seriana, devono fare riferimento al Punto Unico di Accesso (PUA) 035 3063565 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00; o a all’App “ELTY” disponibile per IOS e Android inserendo i dati richiesti.

“Nel mio caso, per ottenere le terapie che prendo in autonomia dopo un intervento per un cancro al seno, alcune volte ho trovato subito disponibilità al telefono, anche se poi mi sono dovuta recare se mi è andata bene a Gandino, altrimenti ad Albino – racconta la donna -. Ripeto, io mi sposto in autonomia e me la cavo ma ogni volta ad ogni medico dover rispiegare tutto è complicato, oltre al fatto che una volta mi hanno anche sbagliato le impegnative e ho dovuto ricominciare tutto da capo. Ore al telefono con  la speranza di trovare un appuntamento. E’ comprensibile, non avendo più i pazienti fissi anche i medici fanno quello che possono”.

“Fino al 2020 a Casnigo c’erano tre medici di base – conclude la donna -, ora gli ambulatori comunali predisposti in Municipio sono vuoti e i cittadini si trovano senza un servizio fondamentale e tutelato dalla Costituzione, perché il diritto alla salute è un diritto di tutti. La situazione è inaccettabile e ci chiediamo come mai nessun medico venga a Casnigo”.

Problematiche comuni portate all’attenzione dell’Amministrazione

Queste problematiche sono state evidenziate anche con un post pubblicato su Il Casnighese, una pagina Facebook molto seguita dalla comunità. L’Amministrazione è stata anche interessata da alcune richieste di interessamento da parte dei cittadini.

Il Sindaco Enzo Poli nelle scorse settimane in un documento ufficiale dichiarava questo: “Sollecitare dunque il Sindaco a risolvere il problema senza conoscerne i tentativi svolti e rappresentando alla comunità una condotta inerte dell’Amministrazione, non è corretto, sia perché rivolto ad un soggetto, il Sindaco, che non ha alcun potere nella materia del Servizio Sanitario Nazionale, sia perché va a creare confusione nella popolazione. Ovviamente il sottoscritto continuerà il proprio impegno su questo fronte, sollecitando le autorità superiori a risolvere il problema ben conosciuto riguardante la carenza dei medici di base. Testimonianza di questo impegno è stata la realizzazione di ambulatori medici nella sede comunale nel 2021, che sono stati messi a disposizione eventuali medici che avessero voluto svolgere la loro attività professionale sul territorio di Casnigo”. Leggi l’articolo completo qui.

La donna in questione ha segnalato questi disservizi e la difficoltà a garantirsi le cure anche all’ufficio di pubblica tutela della Asst Bergamo Est che ha risposto che questa è la prassi da paziente “orfana” e bisogna attendere l’arrivo di un nuovo medico di riferimento, probabilmente in arrivo dal 2026.

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1 Commento

1 Commento

  1. Bertoldo

    28 Novembre 2025 at 10:32

    E poi qualcuno a pure il coraggio di pensare agli impianti da sci, e investirci pure dei soldi pubblici…

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