Cultura
Con l’arrivo del Natale riapre ai visitatori il Museo dei Presepi di Gandino
Riapre a Gandino il Museo dei Presepi, oltre 600 opere da tutto il mondo
Con l’approssimarsi delle Festività, ha avviato la stagione espositiva il Museo dei Presepi di Gandino, le cui aperture si protrarranno sino al 28 febbraio 2026. Il Museo occupa sei sale nel palazzo seicentesco delle vecchie scuole elementari, posto a lato del Museo di Arte Sacra, a pochi passi dalla monumentale Basilica.
Oltre 600 presepi provenienti da tutto il mondo
Al piano terra dell’edificio e sotto l’antico porticato sono esposti macchinari d’epoca relativi alla produzione dei pannilana, vanto della Val Gandino. Ai piani superiori sono esposti, in locali riscaldati, più di 600 presepi, che rappresentano non meno di 60 Paesi, oltre a dipinti che hanno come soggetto il tema della Natività e vari arredi sacri. Nella raccolta è conservato anche il prezioso zucchetto o solideo appartenuto a S.Giovanni Paolo II, che al Museo di Gandino donò anche un prezioso presepe brasiliano.
Opere in legno, vetro soffiato, avorio e bambù
Nelle sale sono presenti opere di noti artisti spagnoli, francesi e italiani e di ignoti scultori africani e latino americani. I materiali sono i più vari: dal tradizionale legno, al vetro soffiato, alla ceramica, all’avorio, al bambù, alle bucce di frutti tropicali essiccate per finire alle foglie di granoturco. Presente anche una minuziosa ricostruzione del centro storico di Gandino, realizzata nel 2008 dagli Amici del Presepe di Cerete ed esposta anche negli studi di Bruno Vespa su Rai Uno nel 2020.
Il Museo sarà aperto ogni sabato, domenica e festivi dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18). E’ possibile richiedere visite guidate al Museo e alla Basilica: il servizio è disponibile per gruppi di almeno cinque persone dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Info e prenotazioni al 340.6775066 e sul sito www.museobasilica.com. Nelle sale del Museo è aperta anche la mostra “Il Colleoni: l’uomo” realizzata in occasione del 550° anniversario della morte di Bartolomeo Colleoni. Propone armi bianche, oreficeria, sculture, tessuti e i dipinti della chiesa di S.Maria ad Ruviales, oggi scomparsa, parte del Convento donato da Colleoni alla comunità di Gandino. Info complete su www.museobasilica.com
Continua a leggere le notizie di Valseriana News, segui la nostra pagina Facebook o iscriviti al nostro gruppo WhatsApp
