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L’Atalanta regala un tempo e tre punti: il Verona vince 3-1
A Verona l’Hellas vince con merito 3-1, battendo un’Atalanta che regala un tempo e soprattutto soccombe su ritmo e approccio
Brutto risveglio per la tifoseria atalantina dopo i “sogni d’oro” dell’ultima settimana: a Verona l’Hellas vince con merito 3-1, battendo un’Atalanta che regala un tempo e soprattutto soccombe su ritmo e approccio.
Palladino sceglie ancora una volta la continuità rispetto ai titolari delle partite con Eintracht e Fiorentina, sostituendo di fatto il solo Scamacca (in campo 90 minuti anche in Coppa Italia) con Krstovic.
In campo ci sono Carnesecchi, Kossounou, Hien, Djimsiti, Zappacosta, De Roon, Ederson, Zappacosta, De Ketelaere, Lookman, Krstovic.
Il Verona, pur da ultimo in classifica e ancora senza vittorie, mostra intrapendenza e intensità, mentre l’Atalanta appare intermittente con qualche folata positiva ma certamente non arrembante. Krstovic in avanti non è un riferimento sicuro ed il suo marcatore Nelsson è il primo artefice delle ficcanti ripartenze veronesi, che in Giovane e Mosquera trovano terminali molto concreti. Non è un caso che siano questi due giocatori a portare l’Hellas al doppio vantaggio prima del riposo.
A cavallo della mezz’ora prima Mosquera ispira Benghali servendolo di tacco in area per il gol del vantaggio (1-0), poi Giovane raccoglie al limite gli sviluppi di una rimessa con le mani di Frese e con un gran tiro batte Carnesecchi, complice una deviazione decisiva di Hien: 2-0. Sul taccuino dei neroazzurri solo le occasioni maturate sullo 0-0: prima un colpo di testa verso la propria porta di Bella Kotchap con paratona di Montipò e mancato tap di De Ketelaere; poi tiro di De Ketelaere deviato in corner a fil di palo.
Ad inizio ripresa Palladino inserisce tecnica e adrenalina: dentro Scamacca e Kolasinac, fuori Krstovic e Kossounou. Al 49′ c’è un’occasione per De Ketelaere che Montipò sventa all’ultimo sulla linea di porta.
Il ritmo del Verona, con conseguente aggressione alta, resta intenso e per aumentare la pressione entrano anche Zalewski e Pasalic (fuori Zappacosta e Ederson, entrambi opachi). La sliding door dell’incontro è attorno al 70′, quando entra Samardzic al posto di un nervoso De Ketelaere. Proprio su un’azione del neo entrato c’è un probabile tocco di mano in area di Bella Kotchap (che gli atalantini invocano a gran voce). Mariani non lo rileva (così come il successivo controllo VAR) e in ripartenza arriva il gol di Bernede che infila Carnesecchi nell’angolino: 3-0.
L’Atalanta prova nonostante tutto a ripartire a testa bassa e Scamacca arriva al tiro, che si stampa all’incrocio. Il controllo VAR vede questa volta il tocco di mano di Bella Kotchap (evidente): lo stesso Scamacca va sul dischetto e spiazza Montipò siglando il 3-1. Da qui alla fine (compresi più di sette minuti di recupero) non ci sono però altre occasioni per riaprire davvero la partita. Il Verona ha il merito di tenere alti ritmo e attenzione e ottiene la prima vittoria di stagione. Finisce 3-1, martedì con il Chelsea in Champions ci vorrà ben altro mordente. Adòss!
Giambattista Gherardi
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