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Cronaca

Albino, al monastero di Sant’Anna eventi per il 500esimo di fondazione

Albino celebra i 500 anni del monastero di Sant’Anna con eventi e testimonianze a partire dal 10 dicembre fino a gennaio

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coro chiesa sant anna albino

Il 10 dicembre 1525 due Carmelitane del monastero di Sant’Anna di Albino vestirono per la prima volta l’abito religioso, segnando l’inizio ufficiale di una presenza che avrebbe plasmato profondamente la storia e l’identità della comunità albinese. A cinquecento anni esatti da quel momento, la parrocchia di San Giuliano propone un ricco calendario di appuntamenti che accompagnerà il tempo di Natale fino al 6 gennaio 2026.

L’iniziativa vuole essere non solo una celebrazione, ma anche un’occasione per riscoprire una storia ancora viva, fatta di spiritualità, educazione e impegno sociale, che ha lasciato un segno indelebile nella città.

Ad Albino il programma degli eventi del Cinquecentenario

Tutti gli appuntamenti si terranno ad Albino, nella chiesa di Sant’Anna (accesso da via Mazzini).
Ingresso libero.

Mercoledì 10 dicembre – ore 20.30

Incontro con don Ezio Bolis – “Il carisma Carmelitano, dono per la Chiesa di ieri e di oggi”
Teologo, docente e direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Bolis approfondirà le radici e l’attualità della spiritualità carmelitana. Tra le sue pubblicazioni più recenti il volume Teologia spirituale. La scienza dei santi.

Venerdì 12 dicembre – ore 18.00

“Aspettando Santa Lucia”
Dal 1° dicembre sarà possibile consegnare in chiesa le letterine destinate a Santa Lucia.

Domenica 14 dicembre – ore 16.00

Concerto del Duo Sacchetti–Bussola
Irene Sacchetti (flauto traverso) e Fabio Bussola (chitarra).

Sabato 20 dicembre – ore 16.00

Incontro “L’esperienza delle Suore di Sant’Anna”
Interverrà suor Annalena Stella dell’Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, che ad Albino visse i suoi primi 17 anni di servizio: un periodo che ricorda come “una università di comunità”.

Martedì 23 dicembre – ore 16.30

Inaugurazione di “Presepiando”
A cura dell’associazione Arte sul Serio, esposizione di presepi in legno scolpiti da Angelo Gamba. Visitabile nel coro della chiesa cinquecentesca fino al 6 gennaio 2026.

Mercoledì 24 dicembre – ore 20.30

Fiaccolata di Natale
Ritrovo e partenza presso la chiesa di Sant’Anna.

Sabato 27 dicembre – ore 16.30

Concerto del coro “Intelletto d’amore”
Promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Albino. Il gruppo valorizza un’idea di coralità inclusiva in cui l’etichetta “disabile/non disabile” perde ogni significato.

Sabato 3 gennaio 2026 – ore 16.00

Visita guidata e presentazione di nuove pubblicazioni

  • La chiesa di Sant’Anna di Giampiero Tiraboschi

  • Un dono per tutti noi. Suor Luisa Ravasio di Vera Bonaita

Cinque secoli di spiritualità: il significato del monastero secondo lo storico Giampiero Tiraboschi

Il monastero di Sant’Anna è stato nei secoli un luogo dello spirito, capace di accogliere giovani donne pronte a mettersi in cammino nella ricerca di Dio. Testimonianze spesso silenziose, custodite nel cuore della città, che hanno lasciato un’impronta profonda anche quando i documenti storici non ne hanno conservato traccia.

Tiraboschi sottolinea come, accanto alle vocazioni autentiche, vi fossero anche scelte indotte dalle famiglie, soprattutto per le figlie appartenenti alla nobiltà. Le loro storie, spesso drammatiche, si consumavano nel silenzio, trasformate o subliminate dalla vita religiosa.

“Un filo misterioso lega ancora oggi silenziose individualità a questo luogo,” scrive Tiraboschi. “Le porte della chiesa di Sant’Anna, affacciate sulla piazza, sono un invito all’incontro e alla fede: una fiammella in un mondo che a tratti sembra privo di senso e di speranza.”

Oggi, pur inglobato dalle trasformazioni urbanistiche, il complesso continua a ricordare la dimensione spirituale che ha attraversato generazioni.

Una storia che va oltre il Carmelo

Il monastero carmelitano femminile fu soppresso il 21 giugno 1798.
Nel 1852 Giovanna Macchi acquistò gli edifici per accogliere giovani in difficoltà e aprire un convitto per fanciulle benestanti.

L’11 agosto 1855 il complesso passò all’Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, le celebri Suore di Sant’Anna, che fecero dell’educazione la loro missione:

  • asilo infantile

  • scuole elementari

  • scuole medie

  • oratorio femminile
    Da qui nacque anche la storica squadra di basket femminile Edelweiss, ancora attiva.

Nel 2000 l’Istituto mise in vendita il complesso, trasferendo la “Scuola Sant’Anna” al convento dei Frati Cappuccini, dove oggi continua la tradizione educativa con una scuola bilingue primaria e secondaria.

Oggi le chiese cinquecentesca e settecentesca sono sussidiarie della parrocchia; parte del complesso è destinata a diventare Casa di Comunità, mentre il resto sarà restaurato per finalità sociali e culturali (housing sociale, sede del complesso bandistico, centro moroniano).

La vocazione e la clausura secondo don Giuseppe Locatelli

Il prevosto di Albino ricorda come in passato i monasteri accogliessero molte giovani, talvolta spinte dalla propria famiglia, ma anche numerose donne che vivevano con coraggio una sincera vocazione ascetica.

Le monache del Carmelo, figlie della riforma di Santa Teresa d’Avila, conducevano una vita particolarmente austera. Don Locatelli richiama poi un intervento del vescovo Oggioni, che ricordava ai giovani come la vocazione non sia una scelta “su misura”, ma una chiamata che supera i desideri personali: “Se una vocazione è una vocazione, non sta a noi decidere quale debba essere: attiva, contemplativa, o altro.” Parole che, secondo il prevosto, hanno aiutato più di una giovane a trovare la strada verso la clausura dopo percorsi iniziali in ordini di vita attiva.

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