CLUSONE: QUALE SARA’ IL FUTURO DELLA CAPANNA ILARIA

– CLUSONE –  “Quando passo davanti a questi ruderi penso a quanto sarebbe magnifico che qui alla Capanna Ilaria potesse sorgere un rifugio”. Inizia così la lettera che un nostro lettore ci ha inviato questo lunedì mattina 16 dicembre. “Ieri, visto la scarsa presenza di neve, ho deciso di raggiungere la croce del Pizzo Formico salendo dalla splendida Conca del Farno. Sono sceso poi verso la Capanna Ilaria e la vista sull’altopiano di Clusone da qui è sempre stupenda. Una cosa sola mi rammarica, sapere che a meno di un chilometro in linea d’aria c’è uno splendido rifugio che è il Parafulmine e qui sul colle che fa da confine tra Clusone e Gandino rimangono solo i resti in cemento armato della Capanna Ilaria.” La Capanna Ilaria venne inaugurata nel 1928, di proprietà del cavalier Luigi Gervasoni  in ricordo della madre Ilaria Maj. In un primo tempo lo stabile fu adibito come rifugio alpino, punto di riferimento di numerosi alpeggi e sciatori frequentanti la zona. Venne poi abbandonata nel dopo guerra e nel 2007 la Famiglia Gervasonì donò la proprietà al C.A.I. di Clusone il quale si adoperò subito nell’elaborazione di un progetto per il recupero dello stabile. Sempre nel 2007 l’amministrazione Comunale di Clusone diede il via libera al progetto. Sono passati più di 6 anni e del nuovo rifugio nessuna traccia. “Colpa della crisi economica, o è soltanto un’altro progetto andato nel dimenticatoio?”. Secondo il C.A.I. di Clusone il problema è dovuto ai permessi di transito per poter raggiungere la Capanna Ilaria qual’ora si decidesse di iniziare i lavori. A tal proposito il Consiglio del C.A.I. di Clusone ha reso pubblica una lettera, presentata lo scorso 22 settembre 2013 in occasione dell’Incontro Intervalle, dove chiede a gran voce di unire le forze di tutti per far si che la Capanna Ilaria torni ad essere un punto di riferimento per tutti gli amanti della montagna. 

CONSULTA QUI LA LETTERA

Lunedì 16 dicembre

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