TRUFFA DELL’ASFALTO IN VAL GANDINO, DENUNCIATE 9 PERSONE

La crisi mette a dura prova la qualità degli asfalti e l’affidabilità di chi esegue i lavori. Composta da nomadi di origini irlandesi e polacche, più un italiano residente ad Arcore, la banda dell’asfalto è tornata a colpire ma è stata fermata negli scorsi giorni dopo una segnalazione arrivata da Leffe. Nove le persone denunciate.

La banda ha agito in Valgandino da inizio anno entrando in azione una dozzina di volte; cinque le denunce presentate da altrettante aziende truffate per una cifra complessiva di 80 mila euro.

La modalità d’azione è conosciuta e assodata: il gruppo si propone di eseguire lavori di asfaltatura a prezzi inferiori a quelli di mercato, dicendo di avere del bitume avanzato da altri interventi. Una volta eseguiti i lavori velocemente e incassati i soldi, la ditta si rende irreperibile, mentre l’asfalto di scarsa qualità si sbriciola.

Sabato 21 marzo la banda stava compiendo il medesimo lavoro presso una ditta di Leffe ma il titolare ha chiamato i Carabinieri. I militari della stazione di Gandino sono subito intervenuti riuscendo a identificare nove componenti della banda, che avevano da poco iniziato i lavori.

Gli uomini sono stati identificati e denunciati a piede libero per truffa aggravata in concorso.

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