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Cronaca

Occhio ai falsi venditori, appello social del sindaco di Leffe

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Truffe agli anziani

Giuseppe Carrara segnala in paese un venditore spregiudicato per nuovi contratti Enel e gas. Analogo appello lo scorso anno per mettere in guardia i cittadini di Leffe

“Attenzione.. c’è un “tipo” in giro a proporre contratti per energia elettrica e gas; ho appena discusso perché usa i soliti giri di parole per farsi dare le bollette! Se non volete cambiare fornitore invitatelo “gentilmente ” a cambiare strada…”.

L’appello perentorio è stato lanciato venerdì 21 aprile attraverso Facebook dal sindaco di Leffe, Giuseppe Carrara, che mette in guardia i propri concittadini dall’ennesimo venditore insistente e, probabilmente, al limite della correttezza.

Le bollette infatti vengono chieste da questi venditori, o presunti tali per venire a conoscenza del codice POD, acronimo di Punto Di Prelievo (Point of Delivery): si tratta si un codice alfanumerico che compare solitamente in testa a qualunque fattura o bolletta dell’energia elettrica composto da 14 caratteri, comprensivi della sigla IT. Questo codice identifica in maniera univoca il contatore di fornitura dell’energia elettrica di ogni cittadino ed è dunque di fondamentale importanza quando si decide di cambiare operatore. Per questo il codice POD, non andrebbe mai comunicato a terze persone, se non al proprio gestore di fornitura del servizio elettrico. Conoscendo  il codice POD infatti, è facile realizzare contratti di fornitura dell’energia elettrica anche all’insaputa dell’utente.

“E’ uno straniero – spiega il primo cittadino nei commenti, che fioccano numerosi – e vado in bestia quando si usano giri di parole”. Carrara non è nuovo all’utilizzo di Facebook per segnalare episodi come questo. Poco più di un anno fa, aveva postato un analogo allarme circostanziato (con fotografie e documenti mostrati dai “venditori d’assalto”). In quel caso si faceva leva sulla “necessità” (o supposta tale) di sostituire i contatori. In precedenza attraverso Facebook aveva lanciato l’appello per rintracciare i vandali (poi identificati) che avevano creato danni in piazza Libertà.

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