Cronaca
Volo biposto da record, nel ricordo di Diego Servalli – video

Un volo da record nei cieli della Bergamasca: Sergio Nestola e Nicola Milesi hanno volato da Valcava al Monte Farno con un parapendio biposto. Dedica speciale per il pioniere Diego Servalli, a due anni dalla tragica scomparsa

Sergio Nestola e Nicola Milesi
Un’impresa da record nei cieli della Bergamasca, dedicata all’amico che due anni fa è, purtroppo, volato ancora più in alto. Sergio Nestola e Nicola Milesi hanno compiuto lo scorso 5 maggio la trasvolata in parapendio biposto da Valcava al Monte Farno, unendo idealmente due aree che rappresentano la storia del volo libero orobico, e non solo.
Un’impresa resa nota non a caso lunedì 5 giugno, attraverso report tecnici ed un video riassuntivo. Due anni fa, proprio il 5 giugno, morì infatti Diego Servalli, 46 anni di Gandino padre di due figli, in un tremendo schianto in moto. Diego è stato un pioniere del volo libero ed a lui si deve per esempio la nascita della Scuola di Volo che oggi in Val Gandino porta il suo nome.
Sergio Nestola e Nicola Milesi erano grandi amici di Diego. Sono decollati dal 1190 metri di quota di Valcava ed in circa 3 ore e 35 minuti hanno completato la rotta più volte ipotizzata, con una velocità media di 15,61 chilometri orari. Il video pubblicato online mostra il sorvolo del Resegone dopo 10 chilometri, l’area di Nembro – Selvino – Lonno, la Val Verotva e la Val Gandino. Tra traversi e termiche c’è il senso di un volo davvero memorabile.
Guarda il video
Per annunciare il volo record, Sergio Nestola ha postato una lunga dedica sul proprio profilo Facebook, nella quale ricorda l’amico Diego e la sua voglia di volare. La Riportiamo integralmente di seguito.

Diego Servalli
“Ci sono cose che si progettano e poi, per un motivo o per l’altro, si dimenticano o comunque, ben che vada, si lasciano in fondo al cassetto, in attesa che un giorno possano magari realizzarsi. Cose delle quali con te si era parlato tante volte, spesso seduti sulla mitica panchina del parcheggio.
Tanti argomenti diversi, che spesso avevano a che fare – manco a dirlo – con la nostra passione comune. Una di queste era il Valcava/Farno in biposto. Discusso, analizzato, sognato, e poi messo nel famoso cassetto, in compagnia di tante altre strane idee; dicevi che in tandem non sarebbe stato facile, ma intanto dispensavi i tuoi preziosi consigli di sempre.
E poi arriva un giorno che, come per magia, gl’ingredienti necessari si presentano come per incanto, in una strana e magica combinazione; il bipo come unica vela a disposizione, la giornata niente male, e l’amico pilotone, nonché amico di sempre, che si propone come passeggero/navigatore/motivatore e compagno d’avventura (non potevo chiedere di meglio..).
Ed ecco che il sogno coltivato per anni si realizza, termica dopo termica, chilometro dopo chilometro, con il timore di parlarne, perché sul più bello quasi buchiamo, ma zitti zitti cominciavamo a crederci…e che bello, una volta arrivati a casa tua, potertelo dedicare con tutto il nostro amore, consapevoli che la tua guida, i tuoi cazziatoni, le tue risate e i tuoi insegnamenti, sono oggi più presenti che mai.
L’urlo liberatorio di gioia che ha concluso il nostro volo, nel malcelato orgoglio per la consapevolezza di averlo fatto per primi, mentre ti passavamo sopra con il cuore a mille e gli occhi lucidi, ha avuto la stessa energia con la quale io e Nicola ti avremmo abbracciato forte, e la medesima forza con la quale ti avremmo trascinato in birreria a festeggiare, che poi alla fine avresti comunque ordinato un caffè, giusto per non darci troppa soddisfazione, sai mai che dopo ci si monta la testa…
Due anni oggi, amico mio, e manchi a tutti noi ogni giorno di più; e questo nostro piccolo omaggio, in ricordo di quel maledetto e tragico 5 giugno, perché a prescindere da tutto, sei sempre tra noi. E cosa non darei, per risentirtelo dire ancora..: “..daiiii, molla tutto e vieni su, oggi è bella bella, alle 18 si fanno i 2000..”.
Ciao Diego, e grazie per tutto quello che ci hai lasciato.
Grazie Nicola Milesi per aver voluto realizzare con me questo piccolo grande sogno; è stato un onore, una bella crescita e una grande emozione averti avuto come copilota, e averti come mio grande amico”.
PS….olà Diego…facevi finta di niente, ma guarda che ti abbiamo visto, lì seduto sulla storica panchina, che ridacchiavi della nostra soddisfazione… del resto, è sempre stato così; la carota e il bastone, un continuo alternarsi d’incoraggiamenti e cazziate, un tuo personalissimo quanto magico mix d’insegnamento di vita che solo oggi, forse in ritardo, molti cominciano a comprendere”.
- I due in volo
- I due all’atterraggio
- I due in volo
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Vincenzo
6 Giugno 2017 at 13:17
Un grande volo fatto da due piloti esperti. Ma questa volta gli aspetti tecnici non sono i più importanti; in questo volo, in questa impresa, si fondono e si confondono gli aspetti tecnici con quelli umani. E’ la prova che il volo libero è molto di più di una semplice disciplina sportiva. Il volo libero impegna il fisico, la testa e….il cuore; non esiste pilota che non senta una grande emozione ogni volta che si appresta a staccare i piedi da terra, che non abbia urlato di gioia nel sentirsi sollevato da una termica amica o che non si sia emozionato nell’incontro con il volo elegante di un rapace. Questo continuo impegno di tecnica e passione fa si che nessun pilota dimentichi mai chi ha condiviso con lui parte del cielo e soprattutto chi gli ha insegnato a conoscere questo volo. Diego è nel cuore e nella testa di tutti noi e il bellissimo volo di Sergio e Nicola ne sono la prova, sono il suo ricordo, l’essenza del volo libero. Buoni “voli” a tutti.
Vincenzo