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Cronaca

Clusone, da settembre apre il primo sportello Alzheimer dell’alta Val Seriana

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A Clusone dal 20 settembre apre il primo sportello Alzheimer gratuito rivolto alle famiglie per fornire sostegno e consulenza in caso di malattia.

A Clusone la Fondazione Sant’Andrea promuove uno sportello Alzheimer completamente gratuito. Il servizio partirà il 20 settembre con l’obiettivo di fornire un supporto alle famiglie sia per conoscere i servizi presenti sul territorio sia come aiuto nella gestione della quotidianità.

Le persone che vorranno usufruirne dovranno prenotarsi telefonicamente allo 0346.21078 per l’appuntamento che potrà svolgersi presso la Fondazione o – per le persone più impegnate – anche al telefono.

Il servizio è stato presentato alla stampa nella mattinata di venerdì 8 settembre dal dottore Cesare Maffeis, dalla dottoressa Simona Ruggeri, psicologa che da anni opera nelle realtà delle RSA, e dal Presidente della Fondazione Giorgio Merletti.

Da sinistra: Ruggeri, Merletti e Maffeis

“Il servizio, che è il primo in alta Val Seriana, è garantito grazie alla collaborazione con i servizi sociali del territorio – ha spiegato Maffeis – e si interfaccia con le altre realtà del territorio specializzate nella gestione dell’Alzheimer come quelle di Vertova e Gazzaniga. Abbiamo pensato a questo sportello gratuito per sensibilizzare la popolazione riguardo a una patologia che colpisce ormai il 50% degli anziani dementi”.

“Nella famiglia con una malato di Alzheimer – ha precisato la dottoressa Ruggeri – è molto importate che entri una nuova cultura sia riguardo all’atteggiamento da avere con il malato, sia nella gestione degli spazi. Per questo intendiamo fornire un supporto e un orientamento ai servizi territoriali in modo che le persone non si sentano sole nell’affrontare un percorso complesso”.

Il Presidente Merletti ha inoltre ribadito: “Con questo e altri servizi, la tradizionale casa di riposo non si rivolge più solo agli ospiti interni ma entra sempre di più nelle case. La nostra realtà tra l’altro ha una lista d’attesa di 250 persone perciò in questo modo speriamo di dare un aiuto anche a chi cura i malati a domicilio”.

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