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Cultura

Le biblioteche di Bergamo cominciano a vendere libri ma i librai non ci stanno

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La Rete Bibliotecaria Bergamasca comincia a vendere libri online ma i librai non ci stanno. Coinvolte 5 biblioteche tra cui quella di Albino.

Si chiama “C’è un pacco per te” ed è la nuova iniziativa della Rete Bibliotecaria Bergamasca che premette agli utenti di acquistare on line volumi e dvd a costo zero. Il servizio parte dalle cinque biblioteche delle cittadine più grandi ovvero: Albino, Dalmine, Ponte San Pietro, Seriate e Treviglio.

L’iniziativa permette di comprare libri direttamente da casa, scegliendoli dal catalogo della Rete Bibliotecaria Bergamasca, e di ritirarli in biblioteca. Garantiti gli sconti in linea con i principali shop on line, zero le spese di spedizione, mentre le biblioteche ricevono un bonus libri del 7% sul valore di ogni acquisto.

Un servizio interessante se non arrivasse in un periodo storico in cui la lettura, ai minimi storici, permette a mala pena alle librerie di mantenersi. Non sono così mancate le reazioni delle associazioni di categoria: “Abbiamo appreso la notizia dell’avvio dell’iniziativa della Rete Bibliotecaria Bergamasca di vendita online di libri tramite il proprio portale – affermano Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai Ascom e Antonio Terzi, presidente Sil-Confesercenti Bergamo – e condanniamo in maniera decisa e ferma il tentativo del sistema di sostituirsi alle competenze e al ruolo dei librai”.

La scelta della rete bibliotecaria bergamasca di avviare il nuovo servizio arriva in un momento storico in cui, visti i bassi tassi di lettura degli italiani, le istituzioni moltiplicano gli inviti alla collaborazione, nel rispetto delle reciproche competenze: “Continuiamo a ritenere che le istituzioni del nostro Paese debbano necessariamente moltiplicare gli sforzi, anche economici verso librerie e biblioteche – spiegano Terzi e Botti -. Denunciamo però il fatto che questo sistema di vendita e ritiro libri messo a punto da alcune biblioteche preveda un ritorno economico per le biblioteche stesse, in piena concorrenza con le librerie. Ci sembra una strategia miope da parte di chi è deputato a diffondere cultura e amore per i libri. Chiediamo pertanto l’immediato ritiro dell’iniziativa. Tutto ciò si aggiunge al fatto che le librerie sono escluse da tempo dalle forniture di libri alle biblioteche a causa delle abitudini consolidate di questi enti e di una normativa che non ha pari in Europa”.

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