“Sguardi Incrociati”, Giuliano Fronzi vince un concorso fotografico francese

Ha vinto con uno scatto fotografico della Fiera del bestiame il concorso fotografico francese “Regards Croises”: è Giuliano Fronzi, storico fotografo di Clusone premiato dal sindaco Olini.

Giuliano Fronzi “Fiera del bestiame” – 1° classificata

Giuliano Fronzi, storico fotografo di Clusone con una carriera di 41 anni alle spalle, ha vinto il concorso fotografico promosso dal Comune di Le Raincy, in Francia, con le città gemellate ovvero: Caldas da Rainha (Portogallo), Finchley-Barnet (Gran Bretagna), Clusone (Italia) e Yavne (Israele).

Il concorso, intitolato “Regards Croises” (Sguardi Incrociati), sui temi della tutela dell’ambiente e del miglioramento delle condizioni di vita, ha avuto l’obiettivo di rinforzare i legami fra queste città e fare scoprire le ricchezze umane e il patrimonio di ciascuna.

Fronzi, marchigiano d’origine ma a Clusone da quarant’anni dove ha portato avanti il negozio Foto Studio Alfa, è stato premiato con una pergamena e una targa di riconoscimento nel consiglio comunale del 27 dicembre direttamente dal sindaco di Clusone Paolo Olini insieme al comandante della Polizia Locale Danilo Giudici.

La premiazione del 27 dicembre, da sinistra: Giudici, Fronzi, Olini e Giudici

La fotografia “Fiera del bestiame”, scattata nel 2011 a Clusone si è aggiudicata il primo premio; secondo premio a Luigi Giudici – sempre di Clusone – con “Territorio di Clusone” e terza posizione ancora a Giuliano Fronzi con “Monte Secco illuminato”.

Luigi Giudici “Territorio di Clusone” – 2° classificata

Giuliano Fronzi “Monte Secco illuminato” – 3° classificata

“Le due foto vincenti, la prima scattata nel 2011 e la seconda scattata nel 2015 in occasione dell’illuminazione del Monte Secco da parte della Croce Blu di Gromo – spiega Fronzi – rappresentano da una parte il mondo agricolo di una volta, dall’altra la montagna che caratterizza le nostre zone”.

La seconda foto, quella di Luigi Giudici, appassionato di montagna, è stata scattata sul monte Fogarolo, sopra Cerete, e immortala i narcisi con sfondo il massiccio della Presolana che spunta dalla nebbia.

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