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STANDING OVATION

Standing ovation – Green Hellmet

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Uscita settimanale della rubrica Standing ovation, Luca Bonadei ci presenta i Green Hellmet.

Nella sua uscita settimanale di Standing ovation, la rubrica dedicata alla musica, Luca Bonadei ci presenta ci presenta i Green Hellmet.

Chi siete? Come siete nati e perché?

Siamo i Green Hellmet, una garage rock band bergamasca nata nel Gennaio 2016. Nello specifico la nostra rock family è composta da Mik (chitarra), Gigi (chitarra), Porro (basso e voce) e Giulius alla batteria. Siamo nati durante un concerto dei Jolly Power nello storico locale clusonese Bar Posta. Dopo qualche mese passato a frequentarci, più per svago che per dedicarci alla musica, abbiamo incontrato Gigi in sala prove e si è subito unito al nostro viaggio completando la formazione.

Da cosa nasce il vostro nome?

Il nostro nome nasce dal casco del nostro amico motociclista Max, batterista dei Jolly Power, che una bambina chiamava appunto “casco verde” quando lo vedeva tornare dal suo giretto in moto pomeridiano. Suonava molto bene.

A chi vi ispirate?

Ci ispiriamo ai grandi del rock e della musica in generale, anche se il nostro genere è il garage rock. Abbiamo moltissimi artisti che influenzano più o meno il nostro stile musicale, anche se volte non lo influenzando affatto. La nostra musica si rifà a artisti come Hellacopters, New Bomb Turks, MC5, Gluecifer, ecc… Nonostante ciò ascoltiamo cose molto diverse. Il chitarrista preferito di Mik è Johnny Thunders, Porro è un grande fan dei Guns n’ Roses, Gigi è innamorato dei Rolling Stones e del blues e Giulius apprezza il cantautorato italiano.

Cosa proponete alla gente che vi ascolta?

Proponiamo uno show energico cercando di trasmettere un po’ della nostra energia a chi viene ad ascoltarci. Sul palco siamo niente meno che noi stessi, quelli che puoi incontrare ogni giorno.

A che età avete iniziato a suonare?

Più o meno tutti quanti da ragazzini abbiamo iniziato ad approcciarci al mondo del rock.

In che ambienti principalmente vi proponete?

Al momento salvo qualche eccezione ci siamo proposti principalmente per i bar della Valle, vorremmo però allargare il nostro giro.

Che target mirate?

Diciamo che ci rivolgiamo a tutti quelli che vogliono ascoltare la nostra musica, divertirsi con noi e fare festa insieme a fine serata.

Cosa volete trasmettere al pubblico e cosa il pubblico vi dà?

Come ho già ripetuto più volte la parola chiave dei Green Hellmet è “energia”. Energia e divertimento. Voglia di ballare e scatenarsi! Quando vediamo che il pubblico si diverte, canta, beve e balla riusciamo a dare il nostro meglio. Il concerto diventa a quel punto una sorta di scambio di energia: noi e il pubblico un tutt’uno. Non è raro a quel punto vedere Gigi scendere dal palco e saltare divertendosi con la gente.

Parliamo ora di concerti. Dall’inizio della vostra attività quante serate avete avuto?

In realtà non abbiamo tenuto il conto. A parte qualche periodo di pausa abbiamo cercato di tenere un’attività live abbastanza costante. Ci manca suonare quando non lo facciamo!

Ora avete dei progetti per il futuro?

Siamo alla costante ricerca di un sound che ci caratterizzi e crediamo di avere imboccato la giusta direzione. Al momento stiamo lavorando a un demo con 5 pezzi che rappresentano il “passato” musicale del nostro gruppo. Sicuramente più avanti vorremmo pubblicare un vero e proprio album che esprima la nostra evoluzione sonora.

Qual è la vostra ambizione?

Crescere come musicisti, come persone e amici. Toglierci qualche soddisfazione, salire su qualche palco importante e perché no di divertirci.

Cos’è per voi la musica?

La musica è arte, elevazione, stato di trance, un pugno in faccia, una carezza, una ginocchiata sulle gengive, un bacio soffice, un bicchiere di troppo, una lacrima, la tua rabbia, la ragazza che ti piace e un milione di altre cose che scegli tu quando vuoi. È anche quello su cui si basa la nostra amicizia.

Cosa vi dà la musica?

Ci da tante cose. Ad esempio la musica ti da una mano ad affrontare i momenti negativi.

Cosa vuol dire fare musica oggi (è un dono o c’è il bisogno di studiare)?

Fare musica oggi significa prima di tutto avere qualcosa da dire. La modalità la scegli tu, gli strumenti li cerchi dentro e fuori di te. Fare musica significa avere voglia di cambiare (anche se di poco) il mondo.

Ringrazio i Green Hellmet per averci concesso l’intervista. 

Luca Bonadei

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