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Cronaca

Clusone, il “No” dell’amministrazione al polo industriale di Sinergia

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Ribadito il “No” dell’amministrazione comunale di Clusone alla realizzazione del polo industriale di Sinergia in località Lama. La minoranza: “Non fermiamoci alle scelte politiche”.

Si è tenuta oggi a Clusone la seduta straordinaria del Consiglio Comunale, su richiesta espressa dalla minoranza, per trattare l’istanza riguardante il un nuovo insediamento produttivo in località Lama (ex Eliporto) da parte della ditta Sinergia.

La Vicenda 

Lo scorso gennaio il Comune di Clusone ha ricevuto la richiesta di Sinergia per la realizzazione in località Lama di un nuovo polo industriale di 20 mila metri quadri con adiacente parco, laghetto e pista ciclabile, per centralizzare le varie realtà produttive presenti in valle. Contrario il parere dell’amministrazione.

Vista la risposta negativa i dipendenti della ditta Sinergia, oggi presenti in consiglio, hanno scritto una lettera al Sindaco Olini per richiedere le motivazioni di tale presa di posizione.

Il Consiglio

La decisione del consiglio comunale per la realizzazione del polo industriale Sinergia resta invariata, in quanto in primo luogo la stessa Provincia di Bergamo, ente sovra territoriale, ha ritenuto incompatibile a livello ambientale e viabilistico la realizzazione di tale opera. In secondo luogo anche il comune di Rovetta, sul cui territorio si svilupperebbe lo svincolo per l’ingresso degli autoveicoli al polo industriale ha ritenuto incompatibile il progetto, in quanto andrebbe rivisto tutto il piano viabilistico. In conclusione il comune di Clusone ha dichiarato inoltre che si tratterebbe di una notevole perdita di spazio verde, oltre 60mila metri quadri, e qualora si dovesse procedere con l’approvazione alla realizzazione del polo indistriale a fronte di altre eventuali richieste non si potrebbe dare risposta negativa.

“Ci tengo a dire che l’amministrazione ha preso a carico la richiesta di Sinergia – ha dichiarato il Sindaco Paolo Olini -, però è giusto prendere una decisione democratica ascoltando il parere, non solo dell’azienda, ma anche dei cittadini di Clusone. Occorre fare scelte che purtroppo non stanno bene a tutti magari concentrandoci sulla possibilità di rivalutare aree dismesse. Rinnovando la stima per l’imprenditore e per i dipendenti, concludo dichiarando che ad oggi non ci sono le condizioni per procedere ad un’adozione di una variante al pgt”.

La minoranza ha espresso parere contrario sostenendo che la scelta andrebbe rivista andando oltre il parere tecnico negativo della provincia e non fermandosi alle soli decisioni politiche in quanto il polo industriale  porterebbe nuovi posti di lavoro e uno sviluppo territoriale.

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