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Cronaca

Ardesio piange Luigi, giovedì il funerale del giovane

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E’ Luigi Zanoletti il 14enne di Ardesio che ha perso la vita oggi nello scontro tra due autobus. Questa sera la veglia di preghiera. Giovedì i funerali.


Si chiamava Luigi Zanoletti, il quattordicenne di Marinoni di Ardesio morto lunedì 24 settembre a Gazzaniga mentre stava prendendo l’autobus che l’avrebbe dovuto riportare a casa.

La salma è torna a casa oggi e questa sera alle 20 nella parrocchiale di San Giorgio si terrà una veglia di preghiera per lui e per la sua famiglia. La serata sarà anche l’occasione per pregare per Paolo Marzupio, il sedicenne di Valgoglio che rischia di perdere l’uso delle gambe e si trova ricoverato in ospedale a Monza. Il terzo ragazzo coinvolto nell’incidente, Simone Bigoni, anch’esso 14 anni di Ardesio come Luigi, ha riportato diverse fratture ed è ricoverato al Papa Giovanni di Bergamo.

Il funerale di Luigi Zanoletti si terrà giovedì 27 settembre alle 15, partendo dall’abitazione per la parrocchiale.

L’incidente alla stazione degli autobus

L’intera comunità di Ardesio è sconvolta per quanto accaduto: il ragazzino, che frequentava la prima Liceo scientifico all’Isiss “Valle Seriana” proprio da pochi giorni, è stato travolto da un autobus che sopraggiungeva nel piazzale della stazione di Gazzaniga, mentre lui con i suoi compagni stava salendo su un altro pullman.

Lo scontro tra i due autobus

Fatale l’emorragia provocata dall’impatto: Luigi è stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso al Papa Giovanni di Bergamo ma i medici non sono riusciti a salvargli la vita.

Coinvolti altri due studenti: il sedicenne di Valgoglio, che ha riportato gravi ferite alle gambe ed è stato ricoverato al San Gerardo di Monza, e il altro 14enne di Ardesio ricoverato ad Alzano Lombardo.

Toccherà ora ai Carabinieri fare chiarezza sul motivo della mancata frenata dell’autobus che sopraggiungeva in stazione. Da chiarire anche come mai l’autobus con destinazione Ardesio (quello su cui stava salendo Luigi) stesse caricando i ragazzi anche se non aveva ancora raggiunto la pensilina.

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