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Cronaca

Calegari è il nuovo presidente della Comunità Montana ma la Valle è spaccata

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Valle Seriana spaccata: l’asse PD – Forza Italia contro Lega e UDC nell’elezione del nuovo presidente della Comunità Montana Valle Seriana.

L’assemblea della Comunità Montana Valle Seriana ha espresso, nell’assemblea convocata lunedì sera, il nuovo presidente Giampiero Calegari.

I sindaci dei 38 comuni, che vanno da Ranica a Valbondione, hanno affrontato la serata in un clima di spaccatura dettato dallo schieramento tra l’asse PD – Forza Italia contro Lega e UDC.

Due schieramenti inusuali manovrati, a detta dei sindaci durante l’acceso dibattito, da alcuni consiglieri regionali “impegnati in questi mesi a spartirsi le poltrone tra i vari enti sovraccomunali” – come affermato da alcuni primi cittadini.

Nessuno dei due candidati ha fatto apertamente accenno ad un eventuale appoggio partitico ma di fatto lo schieramento dei sindaci ha illustrato la seguente situazione: da una parte Giampiero Calegari, sindaco di Gorno, appoggiato da PD e Forza Italia, ha sfidato il presidente uscente Danilo Cominelli, sindaco di Parre, appoggiato da Lega e centristi.

Una Valle spaccata non solo politicamente ma anche territorialmente: a sostenere Calegari infatti principalmente i sindaci della bassa e media Valle, mentre a sostenere Cominelli i i sindaci dell’alta Valle e dell’altopiano di Castione.

In molti hanno temuto un ritorno al passato, quando esistevano due Comunità Montane, una a Clusone e una ad Albino. Per questo, dopo la presentazione delle due liste e un confronto molto dibattuto, in diversi sindaci hanno chiesto la sospensione dell’assemblea per cercare un accordo e tentare di ricreare un clima di unione e condivisione. Come accaduto tre anni fa con l’elezione di Danilo Cominelli, candidato condiviso da tutte le forze politiche e territoriali.

La proposta di sospensione è stata però accolta solo da 16 amministratori (quelli a sostegno di Cominelli). Si è così proceduti alla votazione del presidente.

Calegari eletto presidente

Calegari ha avuto 21 preferenze: Albino, Aviatico, Casnigo, Colzate, Fiorano al Serio, Fino del Monte, Gandino, Gazzaniga, Gorno, Gromo, Leffe, Nembro, Peia, Ponte Nossa, Pradalunga, Premolo, Ranica, Selvino, Vertova e Valgoglio e Villa di Serio.

16 i voti per Cominelli: Ardesio, Alzano Lombardo, Castione della Presolana, Cene, Cerete, Cazzano Sant’Andrea, Clusone, Gandellino, Onore, Oltressenda Alta, Parre, Piario, Rovetta, Songavazzo, Valbondione e Villa d’Ogna. Astenuto il commissario di Oneta.

Dopo la sua elezione Calegari ha dichiarato apertura nei confronti di tutti: “Lavoreremo anche per i comuni che non mi hanno appoggiato perché la Comunità Montana va da Valbondione fino a Ranica e noi prenderemo in carica tutte le problematiche del territorio dalle piste ciclabili, al reticolo idrico minore fino all’annoso tema della viabilità”.

L’assemblea è andata però incontro ad un’ulteriore spaccatura quando, durante la votazione per la carica di presidente dell’assemblea e del vice presidente della Comunità Montana, la lista di Calegari ha deciso di assegnare i ruoli al sindaco di Casnigo Enzo Poli e non al sindaco di Piario Pietro Visini, come proposto dal gruppo di Cominelli. In assenza di aperture l’intero gruppo dell’ex presidente ha lasciato l’assemblea; le cariche sono dunque restate in votazione alla maggioranza che ha chiuso i lavori in solitaria. Un’immagine che racconta molto cose, ma sicuramente non quello che dovrebbe essere una “Comunità”.

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