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Casnigo, la pioggia non ferma le note del baghèt

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La pioggia di domenica non ha fermato la giornata dedicata al baghèt. A Casnigo il ricordo dell’ultimo suonatore Giacomo Ruggeri detto Fagòt.

A dispetto della pioggia si è svolta domenica 8 settembre a Casnigo la giornata dedicata al baghèt, antica cornamusa bergamasca ed al ricordo dell’ultimo suonatore dell’intero arco alpino, Giacomo Ruggeri detto Fagòt.

Casnigo è la patria dello strumento, al punto che il consiglio comunale nel 2009 ha emanato una specifica delibera che conferisce al paese il titolo di “patria del Baghèt”.

Alle 8.30 la messa nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ha aperto la mattinata proseguita con un piccolo corteo in paese. Toccante e intenso il tributo riservato dai suonatori, al cimitero, alla tomba di Giacomo Ruggeri.

A “Fagòt” è legato il progetto di ricerca portato avanti negli anni dallo studioso Valter Biella, che raccolse il patrimonio orale di suonate e tecniche costruttive di Ruggeri e a cui si deve l’avvio della salvaguadia di una tradizione unica. Le allegre note della tradizione hanno allietato il pranzoalla Ss.Trinità ed il pomeriggio, con raggi di sole apprezzati non poco. L’iniziativa pomeridiana aveva lo scopo di sostenere i lavori di ristrutturazione del tetto del Santuario.

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