Seguici su

Cronaca

Aereo caduto, un rumore sospetto prima dello schianto

Pubblicato

il

La figlia di Stefano Mecca racconta gli ultimi istanti di volo prima dello schianto. Un rumore sospetto all’origine dell’incidente.

Tocca a Chiara, la figlia 18enne di Stefano Mecca, 51enne commercialista di Gazzaniga con studio a Albino, sopravvissuta allo schianto aereo del 21 settembre scorso (in cui ha perso la vita la sorella e il padre), ricostruire i pochi minuti di volo prima dello schianto del velivolo pilotato dal papà.

Chiara Mecca, che si trovava a bordo del Mooney Mk 20 D-Eise con le sorelle gemelle di 15 anni Silvia e Marzia (morta nell’incidente), ha spiegato agli inquirenti che il padre aveva sentito un rumore sospetto al punto di decidere un rientro alla base.

Chiara durante il colloquio ha sottolineato che, a differenza del padre, lei non aveva sentito nulla di anomalo. Quel rumore potrebbe essere tra i motivi che avevano spinto Mecca a chiamare la torre di controllo dell’aeroporto di Orio al Serio, pochi minuti dopo il decollo dalla pista del vicino dell’Aero Club , spiegando di avere un problema, ma senza dichiarare emergenza, altrimenti avrebbe avuto la pista libera per atterrare.

La traiettoria dell’aereo di Mecca

Nel frattempo il pm Silvia Marchina prosegue nelle indagini. Nei prossimi giorni quel che è rimasto del motore del Mooney sarà analizzato nei laboratori della Sorlini spa, di Carzago Riviera, azienda bresciana specializzata in manutenzioni e revisioni dei velivoli. La speranza è di poter ottenere informazioni importanti sulle cause dell’incidente (il piccolo aereo da turismo è privo di scatola nera).

Saranno presenti anche i tecnici dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo, i consulenti nominati dalla procura di Bergamo e dalla famiglia Mecca. Mentre pare ormai abbandonata definitivamente la pista del sabotaggio: ipotesi che era stata presa in considerazione alla luce del ruolo di Mecca nell’operazione Tribe della Finanza, che ha portato all’arresto di cinque persone. Curatore fallimentare di livello, Mecca si era subito accorto che qualcosa non andava nei conti della Jd Service, società di ristorazione fallita il 30 agosto 2017 e finita nel mirino della Finanza. Il pm aveva chiesto accertamenti sulla custodia del velivolo nell’Aeroclub di Orio al Serio, per eliminare dubbi su un eventuale sabotaggio. Dalle immagini di videosorveglianza non sono emerse anomalie.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *