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Cronaca

Vertova e Alzano, la protesta dei pesci di fiume

La protesta dei pesci di fiume: sabato 25 gennaio sit-in sui corsi d’acqua contro mini idroelettrico. In Val Seriana appuntamento a Vertova e Alzano Lombardo. Legambiente: “Basta incentivi all’idroelettrico nei corsi d’acqua naturali”.

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La protesta dei pesci di fiume: sabato 25 sit-in sui corsi d’acqua contro mini idroelettrico. In Val Seriana appuntamento a Vertova e Alzano Lombardo. Legambiente: “Basta incentivi all’idroelettrico nei corsi d’acqua naturali. Anche quando si tratta di energia rinnovabile è necessario il rispetto della Direttiva Quadro delle Acque”.

Corsi d’acqua a rischio

I corsi d’acqua naturali sull’arco alpino sono fortemente a rischio a causa del numero crescente di domande per la realizzazione di nuove derivazioni e impianti idroelettrici (mini e micro idroelettrico). A dirlo è Legambiente che promuove una giornata con sit-in in tutta la Regione

Nella sola Lombardia infatti risultano attive 705 centraline sotto i 3000 kw e centinaia sono le richieste attualmente in fase di valutazione. Questo processo è coinciso certamente con l’esigenza di incrementare la produzione di energie rinnovabili prodotte dal nostro paese per conseguire gli obiettivi della Direttiva 2009/28/CE e il piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (Decreto Direttoriale 29 del Ministero dell’Ambiente).

Ciò però ha conseguentemente determinato un intenso conflitto con gli obblighi di qualità dettati dalla Direttiva Quadro Acque, la 2000/60/CE che invece impone la tutela e il miglioramento dei corpi idrici.

Gli impianti in Lombardia

In regione Lombardia esistono dunque 73 impianti di Grande Derivazione per una potenza nominale media annua complessivamente prodotta di circa 1224 MW a fronte dei 291 MW prodotti dai 705 impianti di Piccola Derivazione.

Per piccole derivazioni invece si intendono nell’85% dei casi derivazioni di torrenti montani e in questo caso si parla di produzione discontinua, perché dipende dalle condizioni di portata che, per i torrenti montani, sono molto variabili. Nelle province di pianura (PV, MN, LO, MB, MI, CR) dove le centraline sfruttano i tratti fluviali planiziali, canali e simili, si arriva ad una potenza installata appena superiore ai 40 MW, una inezia sulla potenza installata complessiva. La biodiversità acquatica, già oggi fortemente a rischio in conseguenza dell’alterazione morfo-idrologica dei corsi d’acqua oltre che a causa dei cambiamenti climatici, rischia di subire un ulteriore forte contraccolpo così come spariranno i pochi ecosistemi fluviali naturali rimasti. Un grave danno a fronte di un contributo di energia rinnovabile irrisorio.

Legambiente: scarsa pianificazione strategica

«Negli ultimi decenni c’è stata una scarsa pianificazione strategica da parte della Regione e delle Province e una grave sottovalutazione dei rischi potenziali sullo stato ecologico dei corpi idrici legati alla realizzazione di questi strutture. Gli incentivi agli impianti idroelettrici sono serviti più ad alimentare speculazioni sui territori che a realizzare progetti effettivamente utili al fabbisogno energetico della regione – dichiara Lorenzo Baio, coordinatore settore acqua di Legambiente Lombardia –. A tutto ciò si deve aggiungere l’assenza di trasparenza nelle pratiche formali e i controlli insufficienti relativi al rispetto delle misure di mitigazione già oggi imposte.

Da anni dunque Legambiente con i suoi circoli territoriali, i comitati e le associazioni che hanno a cuore il territorio, cerca di fronteggiare un vero e proprio far west, sottolineando la mancanza di strumenti normativi adatti a dare delle regole a questo mercato. I presidi organizzati su tutto il territorio lombardo insieme ai comitati locali e alle tante associazioni sensibili al tema, dimostrano così le preoccupazioni dei cittadini rispetto alla salvaguardia dei corsi d’acqua naturali».

Gli eventi di sabato 25 gennaio

Sono oltre 60 gli eventi previsti in contemporanea su tutto l’arco alpino e appenninico. Anche in Lombardia le iniziative sono previste per sabato 25 gennaio dalle 14 alle 17 lungo i siti fluviali che rischiano di avere un nuovo impianto, o già sono stati snaturati o che i presìdi locali intendono preservare.

Nel bergamasco il Circolo Legambiente Valcavallina organizza un sit-in dalle 14 sul fiume Cherio a Gorlago; il Circolo Legambiente Bergamo in collaborazione con il Comitato “Val Vertova Bene Comune” presidierà il torrente Vertova sul luogo delle micro centrali idroelettriche a partire dalle 14; il Circolo Legambiente Cerca Brembo con il Comitato per lo sviluppo sostenibile AltaVal Brembana sarà sul fiume Brembo presso il ponte di Fondra dalle 14; l’Oasi delle Oche aderirà al sit-in ad Alzano Lombardo presso l’area protetta della Guidana dalle 15 mentre alle 15,30 i cittadini supportati dal circolo Legambiente Bergamo presidieranno il fiume Brembo a Ponte San Pietro. 

Simbolo della “Protesta dei pesci di fiume”è stato scelto il Cottus Gobio

Come simbolo della “Protesta dei pesci di fiume”è stato scelto il Cottus Gobio, una specie d’acqua dolce diffusa in tutta l’Europa e che in Italia è minacciata soprattutto a causa delle opere di regimazione dei corsi d’acqua e dalla diminuzione delle portate, oltre che dall’inquinamento. 

Nella tabella l’incremento del numero di impianti autorizzati in Lombardia nel periodo 2013-2018 diviso per province

 N° impianti 
Provincia201320142015201620172018
BG100128132135142149
BS147182202215220230
CO141718191818
CR91016161615
LC272930303030
LO121413141313
MB011111
MI182523252828
MN101514162324
PV162013183030
SO108108114127129134
VA222425303233
totale483573601646682705

Fonte: elaborazioni Legambiente Lombardia da dati di Regione Lombardia

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