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CASTIONE DELLA PRESOLANA

La bergamasca piange Monsignor Tarcisio Ferrari

La bergamasca piange Monsignor Tarcisio Ferrari, originario dell’alta Val Seriana. Il funerale si terrà domenica a Dorga in forma privata.

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Lutto nella diocesi di Bergamo: venerdì pomeriggio, all’ospedale di Piario dove era ricoverato da alcuni giorni, si è spento monsignor Tarcisio Ferrari. Fu segretario dell’arcivescovo Clemente Gaddi e poi parroco di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo. Aveva 84 anni. Era nato il 17 settembre 1935 a Dorga, frazione di Castione della Presolana.

La vita di Monsignor Tarcisio Ferrari

Dopo l’ordinazione sacerdotale (16 giugno 1962) era stato coadiutore parrocchiale di Bonate Sotto. Un anno dopo, venne scelto personalmente dal nuovo vescovo Clemente Gaddi come segretario, incarico che ricoprì fino al 1977, quando l’arcivescovo si ritirò per limiti di età. Venne poi nominato parroco della vasta parrocchia cittadina di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo, dove svolse una intensa attività pastorale, facendosi stimare e benvolere da tutti.

Tra le sue iniziative, oltre al restauro dell’interno della bellissima chiesa parrocchiale, va ricordata la fondazione del centro ascolto Fra le sue gioie aver visto l’ordinazione sacerdotale di cinque giovani del quartiere. Nel 2010 si era ritirato dalla parrocchia per limiti di età, andando a risiedere a Dorga come collaboratore pastorale.

Il messaggio del sindaco di Castione della Presolana

“Mi ha molto addolorato la morte di don Tarcisio – ha detto Angelo Migliorati, sindaco di Castione della Presolana – . L’ho conosciuto da ragazzino, lui allora potente segretario dell’Arcivescovo mons. Clemente Gaddi. Sempre simpatico e cordiale dava l’ impressione dell’ uomo di potere, dell’ uomo di mondo. L’ho poi incontrato Prevosto di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo, Parrocchia importante di Bergamo. Lì ho conosciuto un prete diverso da come pensavo, un uomo di cultura, amante dell’arte e, cosa che mi sorprese, un uomo di carità, un prete vicino, in senso letterale, ai poveri. Anni dopo mi stupì la sua scelta di tornare a vivere a Dorga, lui che manco guidava l’ auto e così abituato alla vita di città. Mi disse semplicemente che voleva ritornare a casa, tra la sua gente, tra i suoi monti. Don Tarciso era un prete del Concilio, prete di una Chiesa aperta e che sa dialogare senza paura con il mondo. Era un prete obbediente alla Chiesa ma nello stesso tempo schietto nel parlare. Mancherà a tutti. Che la terra ti sia lieve don Tarcisio e che la Madonna ti accolga in Paradiso”.

Il funerale si terrà domenica 8 marzo alle 15 nella chiesa parrocchiale di Dorga. Sarà celebrato in forma privata per le restrizioni dell’emergenza Coronavirus.

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1 Commento

1 Commento

  1. ARNALDO COTER

    7 Marzo 2020 at 15:36

    PREGA PER ME E LA MIA FAMIGLIA

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