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Cronaca

Sos Val Seriana, cosa serve davvero al territorio

A un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la Val Seriana, fulcro del focolaio bergamasco, è ancora in ginocchio.

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A un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la Val Seriana, fulcro del focolaio bergamasco, è ancora in ginocchio. Anzi, è ancora più in ginocchio visto che qui manca tutto.

A descrivere bene la situazione il sindaco di Castione della Presolana Angelo Migliorati che spiega: dopo un mese dall’inizio di questa pandemia, sembra di vivere in Borundi. Un’affermazione un po’ forte, si potrebbe pensare ma dettata da quel senso di impotenza che pervade i cittadini in questo momento di smarrimento.

Perché se nel resto d’Italia ci si lamenta perché bisogna rimanere in casa, qui si spera di non avere troppi morti tra i proprio conoscenti.

L’affondo di Migliorati è anche politico: “Mentre a Roma e Milano discutono, in Val Seriana si muore. Delle mascherine neppure l’ ombra, l’alcool finito ovunque, le bombole d’ ossigeno un miraggio, i medici di base non vengono sostituiti,  i ricoveri non vengono fatti fino all’ ultimo perché non c’è posto negli ospedali.  La gente si sente abbandonata. Troppe persone muoiono. Però a Roma e Milano riescono a sfornare altri decreti ed ordinanze e, tanto per cambiare, l’ ennesimo nuovo modulo per l’autocertificazione”.

La questione della zona rossa mai fatta, potrebbe servire ancora?

Secondo Migliorati inoltre la zona rossa, con le misure eccezionali che comporta, seppur tardiva, è l’unica soluzione.

Cosa serve dunque in concreto in Val Seriana?

Servono i medici di base che sostituiscano i medici ammalati – spiega Migliorati perché i pazienti si sentono abbandonati. Servono inoltre i presidi di protezione individuale per diminuire i contagi. Si devono fare i tamponi alle persone a casa con febbre e queste persone devono essere assistite dai medici o ricoverate. Servono misure economiche di sostegno alle famiglie ed alle aziende. Finita la pandemia non deve saltare tutto il tessuto economico della valle”.

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9 Commenti

1 Commento

  1. elena guerini

    24 Marzo 2020 at 21:52

    Credo che l’inquinamento così pesante nella nostra valle abbia fatto da vettore al virus

  2. 911

    24 Marzo 2020 at 23:50

    Alla Valle Seriana serviva un VERO STOP istantaneo di tutte le INDUSTRIE ed attività lavorative VERAMENTE non indispensabili. Ma ormai…

    • GIUSEPPE VERDERIO

      25 Marzo 2020 at 1:37

      giusto , ma la decisione doveva essere presa quando il primo ministro bacchettò Fontana per via del comportamento sconsiderato della sanità lombarda (leggi ALZANO) , per quella valle transita gente che viene da mezza Italia , nessuno ha capito quale potenzialità di diffusione ha? ora è troppo tardi

      • Tizi

        25 Marzo 2020 at 14:02

        Veramente il commento del primo ministro era il giorno seguente il fatto su Codogno

  3. Lazzarini Patrizia

    25 Marzo 2020 at 0:28

    E a valbondione il comune ti vieta di fare consegna spesa all’esterno del negozio. Tanto 10contagiati in più che importa….uno più uno meno poco cambia.

  4. Federica P.

    25 Marzo 2020 at 8:19

    Ormai è successo! Ora abbiamo bisogno di MEDICI PER ANZIANI, DISABILI, INVALIDI!!! Dove siete??? Stiamo morendo, nessuno risponde ai numeri di Continuità Assistenziale??? Le MASCHERINE PER LORO CHE SONO A RISCHIO… ATS SERIATE E BERGAMO dove siete?

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